Non si placano le polemiche sull’aumento Tari del 6,13%. A seguire una dichiarazione congiunta a firma dei segretari e responsabili cittadini dei seguenti partiti e movimenti politici: Fratelli d’Italia (Sabino Napolitano), Forza Italia (Marcello Fisfola), Lega (Paola Albo), Movimento Pugliese (Luigi Del Giudice), Io Sud (Franco Sansonna), Udc (Riccardo Frisardi), Generazione Catuma (Gaetano Scamarcio).
“Rimaniamo basiti nel leggere le dichiarazioni del segretario cittadino PD Giovanni Addario sull’aumento della Tari, il tributo locale sui rifiuti. Innanzitutto, gli aumenti, pari ad oltre il 6%, in nessun modo rinvengono dal passato, bensì da un costo maggiore del servizio attuale che è riferibile sia all’aumento dell’inflazione che al conferimento dei rifiuti presso piattaforme private fuori da questo territorio. Ciò che l’Amministrazione avrebbe dovuto e potuto fare, seguendo l’esempio dei comuni vicini, era evitare che questo aumento impattasse sulle tasche dei cittadini. Sarebbero state disponibili risorse dalle quali attingere, come rilevato con forza, dai consiglieri di centro-destra in aula, durante l’ultimo Consiglio Comunale. Invece l’Amministrazione Bruno ha fatto la scelta politica di non utilizzare quei fondi ma di chiedere ancora una volta un sacrificio ai cittadini, nonostante l’encomiabile sforzo, dagli stesssi compiuto, con la raccolta differenziata, che ha visto Andria aggiudicarsi oltre un milione di euro dalla Regione a titolo di premialità. A ciò si aggiunga che, dal 1° luglio 2022, è attivo il nuovo servizio di igiene urbana della città di Andria (servizio attuale e non del passato), presentato in pompa magna dall’Amministrazione Bruno. In detta occasione, fu annunciato l’innovativo sistema di associazione dei rifiuti all’utenza: sia sulle buste, che sui mastelli. Una tecnologia di identificazione che avrebbe dovuto portare ad un metodo efficace per una tariffazione puntuale, i cittadini, cioè, avrebbero dovuto pagare solo ciò che producevano. Dopo due anni, invece, si può tranquillamente constatare che niente di tutto ciò è avvenuto e, nonostante il 75% di raccolta differenziata raggiunto, la Tari viene aumentata del 6,13%, per il 2024, con un ulteriore aumento anticipato, in proiezione, dall’assessore Vilella, del 2,78% anche per il 2025! Anziché parlare a vanvera del passato per cercare di provare a coprire le proprie attuali evidenti incapacità, il PD ed il sindaco Bruno (completamente silente sull’argomento) dovrebbero pensare al presente e alle ulteriori e gravi inadempienze della Regione Puglia, guidata sempre dal PD e da Emiliano che, nonostante, anche qui, decenni di promesse, vede un sistema di raccolta e gestione dei rifiuti con importanti carenze, riguardanti l’impiantistica regionale e la gestione stessa del rifiuto differenziato. Situazione non diversa nella nostra città, dove vi è una diffusa sporcizia ed un carente sistema di pulizia delle strade. Le motivazioni addotte dal PD sono menzognere, oltre che risibili e non attengono alla realtà dei fatti che vede, invece, in città come Barletta e Corato, una assenza di incrementi della Tari per i cittadini o addirittura una piccola diminuzione. Questo a fronte di percentuali di raccolta differenziata più basse rispetto alle nostre e nonostante le gravi inefficienze della Regione Puglia sul tema e sulla chiusura del ciclo dei rifiuti. Questi sono i fatti facilmente riscontrabili, ben diversi dalle chiacchiere e dalle menzogne che i cittadini andriesi riescono benissimo a comprendere e riconoscere. L’Amministrazione, sempre più concentrata a dover risolvere le proprie frizioni interne, farebbe bene a mettere in campo politiche vere, in favore dei cittadini e non volte alla ricerca esclusiva di pubblicità personale, per carriere politiche fuori dalla nostra città.”
Al riguardo, però, Liberali e Riformisti replicano:
“Pur condividendo le questioni di merito evidenziate nel comunicato stampa degli amici del centrodestra andriese, non possiamo minimamente condividere il metodo che ha portato alla stesura dello stesso.
Il centrodestra andriese, dopo i disastri ed i tradimenti delle ultime elezioni amministrative del 2020, non ha mai avuto durante questi anni la maturità e la capacità di offrire un opposizione seria, forte e credibile sui temi che hanno interessato la città ed i cittadini.
Invece abbiamo assistito a divisioni, scontri, come non ricordare quello sulla nuova Bretella tangenziale, che di fatto ha rappresentando il punto più basso, verrebbe da dire il punto di non ritorno. Allo stesso modo, riconosciamo la responsabilità di dover costruire un’alternativa politica all’ amministrazione Bruno, ma attraverso metodi ben diversi rispetto al passato.
Non è più il tempo degli adepti, dei figuranti e dei, saltimbanchi, ma si deve ripartire da donne ed uomini liberi, che abbiano realmente a cuore i problemi di Andria e degli andriesi.
Ognuno di noi deve prendersi la responsabilità nei confronti dei cittadini dimostrando con i fatti e non a parole, di far parte del centro destra e di non condividere quanto fatto dall’ amministrazione Bruno.
Sino ad oggi così non è stato e, se così fosse stato, l’Amministrazione Bruno sarebbe già a casa da lungo tempo.”