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domenica, 8 Settembre 2024
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Operazione mercimonio: G. Guerra a Gianferrini: “se dovesse venire a saperlo l’assessora Merra…”

Dall’ordinanza emerge il timore che i funzionari avevano se a scoprire le irregolarità fosse stata l’assessora Merra

Non solo ostriche e pesce, ma anche soldi,  percorsi benessere fardelli di acqua e la bonifica di un terreno in cambio di appalti e favori.
Tutto doveva passare da lui, dal dirigente del comune di Trani, Francesco Gianferrini, oggi in pensione ed arrestato nell’ambito dell’inchiesta condotta, della Guardia di finanza della BAT relativa al contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione e la fede pubblica.
In manette anche Vincenzo Guerra e Giuseppe Marselli entrambi dirigenti della Provincia BAT e l’ing. Paolo Misuriello. Altri 5 ai domiciliari tra cui l’agronomo del comune di Trani Giovanni Guerra.
Nelle oltre 600 pagine dell’ordinanza riferita all’indagine molte sono le intercettazioni.
Il 30 giugno 2022 si sviluppava un incendio di sterpaglie in un terreno attiguo all’immobile di proprietà di Gianferrini a Canosa di Puglia danneggiando lo stesso stabile.
Per quantificare i danni  chiedeva una perizia all’agronomo Giovanni Guerra, che aveva già svolto lavori per il Comune di Trani, come il censimento del verde che gli era stato assegnato proprio da Gianferrini, che si rendeva subito disponibile a soddisfare la sua richiesta. Di conto Guerra chiedeva e riceveva tramite Gianferrini un affidamento da Amiu spa finanziato dal Comune di Trani.
Danni che Gianferrini avrebbe chiesto al comune di Canosa e che ipotizzava anche di barattare diversamente:
G -“Potrei anche dire: “Guarda, non mi dare niente, mi devi dare però il comodato d’uso gratuito di un pezzo di terra. Io devo prendere lì, mi faccio una recinzione e la gestisco io così sono sicuro…”.
Sempre nel video-dialogo avvenuto
nella stanza di Gianferrini al comune, Guerra faceva presente al dirigente che la perizia a suo nome avrebbe creato un “conflitto di interessi” e che quindi era meglio farla sottoscrivere a un “collega fidato” per evitare complicazioni con l’assessora al comune di Trani Raffaella Merra.
M-“siccome ho vinto la gara per il censimento però come direzione del lavoro per il verde pubblico, probabilmente non sappiamo… Poi sono di Trani. Poi c’è quella “vastasa” della Merra che se dovesse…
G-“allora fai una cosa, se c’è questa possibilità gli dici che però mi fa la fattura, che io devo far vedere la fattura. Lui ti fa un minimo di fattura e poi te li restituisce cash”.
Guerra di contropartita chiede al dirigente di ottenere un affidamento di 15 mila euro per salvare gli alberi in piazza della Repubblica.
Il dirigente si prodiga per soddisfare Guerra, ma dall’ufficio tecnico gli fanno sapere che esiste una diffida del segretario generale ad affidare incarichi alla ditta dell’agronomo Guerra e che inoltre non rispetta nemmeno la rotazione prevista nel codice degli appalti.
Gianferrini allora aggira l’ostacolo affidando l’incarico, per il tramite dell’azienda in house Amiu, alla ditta Guerra.
Nelle intercettazioni appare un altro ex assessore  che si è dimesso pochi mesi dopo per sua decisione.
Assessore che chiede subito contezza a Gianferrini  dei lavori che la ditta Guerra stava già effettuando in Piazza della Repubblica in autonomia.  Dalle intercettazioni si capisce che sapeva della vicenda in particolare che mancava la determina nonostante i lavori fossero iniziati
A-“Francesco, ciao. Perdonami se ti chiamo, io cerco sempre di non disturbare.
G-“No, non ti preoccupare, dimmi..”
A-“E che stiamo cercando di risolvere sto problema di Guerra e dei Lecci. Ho parlato pure con Guerra e lui sta andando in autonomia e da solo. Dice ‘ma io ho parlato con il dirigente’. No, il dirigente non ti può aver detto vai tranquillo. Sì  aveva detto vediamo con Amiu, ma poi sono partito io. Ma cos’è che stai a dire”.
A quel punto Gianferrini afferma falsamente che ha determina c’è ma l’assessore appura che non è stata fatta e allora si prodiga per farla redigere.
A-“Amiu me lo ha spiegato. Mi ha detto vabbè dopo il 20 ne parliamo, non c’è fretta e invece stanno a fare sta cosa oggi”.
G-“Questa cosa andava fatta oggi”.
a-“Sì me lo ha spiegato, dal punto di vista tecnico nulla questio, però abbiamo bisogno di chiudere il cerchio”.
Dopo 10 minuti dalla conversazione telefonica Amiu  fa protocollare il preventivo di Guerra e accetta l’offerta e la trasmette al comune.
A-“… Abbiamo avuto tutto dall’Amiu, è tutto fatto dai!”, rassicura lassessore.

Sulla vicenda abbiamo contattato l’ex assessora al verde Raffaella Merra citata da Guerra nell’ordinanza: “ricordo di aver evidenziato animatamente (ndr di qui il termine “vastasa” usato da Guerra) in Comune il fatto che Guerra ricevesse diversi  incarichi con la sua impresa e che quindi andava in conflitto con il suo ruolo di direttore tecnico del verde.
Infatti per accettare l’appalto per redigere il censimento del verde pubblico lo invitai a dimettersi da direttore e così fece. Solo allora gli fu affidato l’incarico.
Naturalmente di questo oltre al sindaco avevo messo a conoscenza anche il segretario generale che ha poi diffidato Guerra a ricevere incarichi.
Diverse sono state anche le mie contestazioni ai vertici comunali  che riguardavano il pagamento delle fatture del verde pubblico perché la ditta non espletava il servizio. Tutto questo mi costò l’assessorato.
Fui costretta a dimettermi  su pressione del primo cittadino e in consiglio comunale rimisi nelle mani del sindaco le deleghe all’ambiente compreso il verde pubblico”.

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