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giovedì, 26 Dicembre 2024
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Barletta – Aumento Tari scongiurato, ma la regione chiuda il ciclo dei rifiuti

“L’ incremento della tariffa TARI continua ad essere una mannaia per i pugliesi, ma la regione sembra non voler porre rimedio.” – esordisce Ruggiero Grimaldi (VicePresidente del Consiglio Comunale di Barletta e Presidente della Commissione Affari Finanziari) – Quest’ anno a seguito di quelle che sono state le indicazioni nazionali ARERA, la nostra Amministrazione avrebbe dovuto adeguare le tariffe che avrebbero previsto maggiori incrementi per i cittadini. Rimane il dato però, che la nostra città,come tutte quelle pugliesi, vede un costo maggiore rispetto alla media italiana anche a causa di una quasi totale assenza di politiche regionali di smaltimento rifiuti, che impongono ai comuni costi enormi.”

“In queste settimane  è stato portato avanti un lavoro sinergico e responsabile con l’ Assessore al Bilancio e il dirigente del settore, affinchè si potessero tutelare nel miglior modo possibile le tasche di tutti i barlettani. – afferma – Infatti è stata indicazione di questa Amministrazione, nell’ ultimo consiglio comunale, trovare risorse alternative per far fronte ai maggiori oneri derivanti dalla gestione rifiuti, per far in modo che tutti i cittadini di Barletta non dovessero subire un ulteriore salasso delle proprie economie familiari.”

“Ogni anno però siamo costretti a ripetere sempre gli stessi rituali, con le Amministrazioni obbligate a tutelare nel miglior modo possibile i propri cittadini e il Governo Regionale che costringe i comuni a dover far fronte a costi di smaltimento indicati da impianti privati, con tariffe spesso anche più alte delle regioni limitrofe, a causa della totale mancanza di impianti di smaltimento pubblici. – conclude GrimaldiE’ arrivato il momento dopo 20 anni di governo, che il centrosinistra inizi a preoccuparsi realmente delle esigenze dei pugliesi e che trasformi la nostra, in una regione all’ avanguardia, non costretta ancora a depositare i propri rifiuti in altre realtà dell’ Italia, che poi utilizzano gli stessi per guadagnarci ulteriormente.”

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