L’archeologia come mezzo per proiettare il passato nel futuro, rendendolo protagonista sempre più in un contesto, come quello di Canosa, che si contraddistingue come un museo a cielo aperto.
La scuola di specializzazione interateneo in Beni Archeologici, frutto di una convenzione triennale stipulata fra Regione Puglia, Comune di Canosa, Università degli Studi di Bari ed Università degli Studi di Foggia, non si pone come fine ultimo solo quello di formare ma ambisce al conseguimento di ulteriori risultati ambiziosi.
In particolare, sabato 1° giugno 2024, presso il “Teatro Comunale Raffaele Lembo” si è concluso il primo dei due seminari annuali ed intensivi dal titolo “Giornate di studio e laboratori per la conoscenza, la progettazione e la valorizzazione del patrimonio culturale” che ha visto la partecipazione di molteplici studenti provenienti da tutta Italia.
La conferenza conclusiva, dal titolo “Archeologia, città, architettura. Il passato nello spazio urbano contemporaneo” ha visto molteplici interventi fra cui quello dell’Assessore all’Istruzione della Regione Puglia, dott. Sebastiano Leo, del consigliere regionale, dott. Francesco Ventola, del Sindaco di Canosa, dott. Vito Malcangio, dell’Assessore alla Cultura, prof.ssa Cristina Saccinto, della direttrice della scuola di specializzazione, prof.ssa Roberta Giuliani, del Coordinatore Nazionale PASAP, prof. Giulio Volpe, del Direttore del Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica UniBa, prof. Paolo Ponzio e del dott. A. Ferlenga (IUAV – Venezia).
Durante la relazione conclusiva, sono stati mostrati alcuni dei risultati raggiunti in questo primo anno di vita della scuola che vede in Canosa il laboratorio ideale per il suo straordinario patrimonio che copre più di mille anni di storia.
Il progetto, che ha dato la possibilità a tutti gli studenti di scoprire le ricchezze culturali di Canosa, permetterà anche la valorizzazione del turismo culturale con gli scavi e le ricerche che occuperanno un ruolo fondamentale.
La scuola di specializzazione, un unicum in tutta Italia, si compone quindi non solo di lezioni ma soprattutto di sopralluoghi seduta stante, dando la possibilità di toccare con mano il patrimonio archeologico canosino.