“Recentemente il Presidente della Regione Puglia Emiliano, anche Assessore alla Sanità regionale, è venuto ad Andria, con tanti altri, a sostegno della candidatura alle europee di Decaro” – la nota è a firma dei consiglieri comunali andriesi, Nicola Civita, Doriana Faraone e Pietro Di Pilato.
“Tutto legittimo, ci mancherebbe, ma non possiamo non notare che, quando si è trattato di intervenire nei vari consigli comunali per il nuovo ospedale di Andria e quindi per le lunghe attese per una visita o un esame, il Presidente della Regione (e non solo Lui) avevano altro da fare.
Abbiamo la netta sensazione che quando c’è da chiedere i voti si trova sempre il tempo di venire ad Andria, quando poi c’è da affrontare l’enorme problema della salute degli andriesi, non si trova il tempo per venire. Lasciamo ai cittadini/elettori le considerazioni del caso.
Come lasciamo ai predetti cittadini/elettori il commento su ulteriori ridimensionamenti, tanto per cambiare, per la radiologia del Bonomo, segnalati ultimamente da un sindacato. Sempre per la radiologia interventistica, dal 2018 la Regione ha assegnato n. 4 posti letto nel Bonomo. Qualcuno li ha visti?
E’ la solita storia, ma non finisce qui!
Il Ministero delle Finanze ha dato il via libera per finanziare una serie di strutture sanitarie (Bari, Cerignola, San Severo, Gallipoli, Castellaneta ecc. ecc.). Ha anche assegnato ben 84,5 milioni di euro per il nuovo ospedale di Monopoli-Fasano. Siamo contenti per loro.
Infine ha assegnato altri 8,9 milioni di euro per la riqualificazione ed il potenziamento dell’ospedale di Barletta, mentre sia per il nuovo ospedale di Andria, sia per il Bonomo 0 euro. Questo, dopo il finanziamento di ben 22 milioni di euro per realizzare una stazione all’ospedale barlettano.
Fermo restando la bontà dell’opera, prima o poi qualcuno ci spiegherà se è più importante una stazione ferroviaria per un ospedale o un nuovo ospedale che consente di curare anche pazienti del nostro territorio che oggi sono costretti ad andare fuori provincia.
Tutto questo ci lascia allibiti!
Noi abbiamo più volte richiesto, insieme alle nostre, le dimissioni per protesta della sindaca e della consigliera regionale andriese. Non sappiamo cosa altro ancora debbano fare contro la Città di Andria e contro gli andriesi per far decidere, alla politica locale, che la misura è colma.
Ma di fronte alla decisione del Ministero delle Finanze, riteniamo che anche la nostra parlamentare debba prendere pubblicamente posizioni, se necessario, contro la propria parte politica, come abbiamo fatto noi talvolta, se continueranno ad esserci atteggiamenti politici negativi nei confronti della nostra Città” – concludono i consiglieri Civita, Faraone e Di Pilato.