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giovedì, 26 Dicembre 2024
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“Una visita per la nostra salute? Due anni se vai in lista o due giorni se paghi”

A denunciare la situazione sono i consiglieri comunali andriesi, Nicola Civita, Doriana Faraone e Pietro Di Pilato: "Il Sindaco si dimetta"

“I cittadini devono attendere fino a due anni per una visita o un esame tramite le liste di attesa, che possono diventare anche solo due giorni se ci si può permettere di pagare” – a denunciare la situazione sono i consiglieri comunali andriesi, Nicola Civita, Doriana Faraone e Pietro Di Pilato.

“Non è più accettabile, quindi invitiamo i cittadini ad informarsi, presso i propri referenti di fiducia, circa una legge che stabilisce che, se la lista d’attesa per una visita medica specialistica o per effettuare esami diagnostici è troppo lunga, è possibile ricorrere al privato pagando solo il ticket. Si tratta del Decreto legge n.124 del 1998.

Continuiamo con l’analisi della situazione della sanità nella nostra zona.

1) ai progettisti del nuovo ospedale di 2° livello di Andria pare che ancora non sia stato fatto firmare una “appendice contrattuale” per andare avanti, sforando per l’ennesima volta i tempi previsti;

2) il prof. Lorenzo Bonomo, dopo aver visionato “le carte” del nuovo ospedale di Andria, ha evidenziato l’assenza di alcuni servizi previsti per un qualsiasi ospedale di 2° livello, quindi riproponiamo la nostra battuta circa l’intenzione, di certa politica regionale, di propinarci un ospedale di livello 1,5;

3) Improvvisamente ed incredibilmente, alcuni consiglieri regionali di una forza politica che ha votato ultimamente la fiducia al Presidente Emiliano, ha proposto di riqualificare l’attuale ospedale di base di Bisceglie dotandolo già dei servizi di 1° livello, nel mentre lì si sta realizzando un nuovo ospedale di 1° livello. Alcune riflessioni su questo ultimo punto:

– Spostare servizi di 1° nell’attuale ospedale di base di Bisceglie per poi rispostarli nel nuovo ospedale di 1° livello di Bisceglie? Traslocare su e giù con quali soldi, visto che non si riescono a trovare i fondi per partire con il nuovo di Andria?

– A cosa serve, subito, un doppione di strutture già esistenti in zona, con il Dimiccoli a Barletta (1° livello), il Bonomo di Andria (1° livello)? Senza contare che a pochi chilometri da Bisceglie, cioè a Corato, esiste già l’ospedale Umberto I, che è un ospedale di 1° livello, basta solo utilizzarlo per la funzione che già ha, se c’è tale emergenza.

– Quando si vogliono anticipare servizi sanitari nell’interesse dei cittadini, è più utile fare doppioni di cose esistenti o portare servizi nuovi? La risposta sembra scontata, ma non per certa politica. Se si vogliono anticipare servizi sanitari, che sia fatto portando all’ospedale Bonomo servizi del 2° livello, attualmente non disponibili per i cittadini in tutta la nostra provincia, per i quali sono costretti ad andare altrove. Quello si che sarebbe un reale vantaggio per tutti, e senza eccepire sugli spazi o su altro del Bonomo, poiché abbiamo avuto l’ennesima riprova che altrove, quando si vuole, si fanno “i miracoli”.

Quanto ancora dovranno subire e patire i cittadini della BAT, a partire dagli andriesi, per far reagire la politica locale davanti a tutto questo scempio?

Ecco il motivo della nostra richiesta di dimissioni del Sindaco! In modo tale da dare al Presidente della Regione nonché Assessore alla Sanità Emiliano, 20 giorni di tempo per fare cose concrete in tal senso.

In mancanza? Trascorsi i 20 giorni, per protesta tutti dimissionari, noi, l’amministrazione comunale, la consigliera regionale andriese” – concludono i consiglieri Civita, Faraone e Di Pilato.

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