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venerdì, 22 Novembre 2024
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20enne veronese si appassiona alle bellezze e alla mobilità di Andria: Urban Mobility lo accoglie come socio

Il Presidente: "Jacopo, di origini veronesi, è appassionato di mobilità e della nostra Andria, un ragazzo dal quale apprezzare l’amore per il nostro territorio, a volte screditato dagli stessi cittadini"

La famiglia di Urban Mobility Associazione accoglie un nuovo socio Jacopo, giovane laureando ed esperto in trasporti e logistica.

Pensiamo sia importante divulgare ai cittadini andriesi l’entusiasmo e la passione di Jacopo, di origini veronesi, appassionato di mobilità e della nostra Andria, un ragazzo dal quale apprezzare l’amore per il nostro territorio, a volte screditato dagli stessi cittadini.

Noi come associazione pensiamo sia importante valorizzare i giovani che credono in questa città, elogiare chi dedica il proprio tempo, la propria vita abitando il territorio e lavorando affinché la nostra città migliori quotidianamente. Queste sono le menti che vogliamo premiare, mentre contrasteremo la celebrazione di coloro che fuggono denigrando la nostra città” – racconta il presidente dott. Antonio Leonetti.

Jacopo raccontaci la tua vita, quale percorso di studi hai intrapreso?

Sono un ragazzo di 20 anni nato e cresciuto in un paese della provincia di Verona, dove ho frequentato le scuole ed ho iniziato, sin da piccolo, a sviluppare le mie due principali passioni, quella per i viaggi e, soprattutto, quella per la mobilità sostenibile ed il trasporto pubblico locale.

Terminati gli studi al liceo Classico, ho deciso di seguire la mia più grande passione, mettendomi in gioco e trasferendomi a Livorno, dove frequento il corso in Economia e Legislazione dei Sistemi Logistici dell’Università di Pisa, incentrato per l’appunto sulla gestione di aziende di trasporto di merci e passeggeri.

Possiamo definirla passione per la città di Andria? Raccontaci com’è nato questo tuo sentimento.

Il mio rapporto con la città di Andria inizia, come una sorta di amore a prima vista, circa 10 anni fa quando, navigando in internet per approfondire la conoscenza sul trasporto pubblico locale meridionale, mi sono imbattuto quasi per caso in questa città. Da lì è nato un lungo studio delle sue bellezze e, grazie ai miei genitori, sono riuscito a visitarla per la prima volta nel 2016 per tornare poi più volte negli anni successivi.

La mia passione per Andria si è evoluta nel tempo, avvicinandomi ai più disparati aspetti della vita sociale, politica e culturale cittadina, tanto che al giorno d’oggi considero Andria la mia città, essendo legato ad essa probabilmente di più che alla mia città natale, Verona. Ogni volta che riesco scendo per tornare in questo territorio, dove ho ormai anche amici e conoscenti e dove mi sento sempre più a casa.

Quali sono secondo te le peculiarità del nostro territorio e quelle sulle quali concentrare le nostre azioni?

Il nostro è un territorio unico e di grandissimo pregio storico e culturale, anche se molto spesso poco compreso e valorizzato da noi in primis. Dal punto di vista urbanistico, Andria è una città che, pur avendo una popolazione di quasi 100.000 abitanti, si può attraversare da un capo all’altro a piedi in poco tempo, essendo molto compatta e, a mio modo di vedere, a misura d’uomo. Tuttavia, Andria risulta sempre ingolfata di auto, spesso di vecchia data, che ne inquinano l’aria rendendola a tratti irrespirabile.

Questo è uno degli aspetti principali su cui concentrarci, è necessario mettere in campo azioni che stimolino innanzitutto un cambio di abitudine da parte degli andriesi, che in molti casi potrebbero decidere di lasciare a casa l’auto privata e spostarsi a piedi, in bici o con i mezzi pubblici.

Quali sono i tuoi suggerimenti per una miglior mobilità?

Come detto, la prima azione da mettere in campo è portare avanti una campagna contro l’uso dell’auto privata, favorendo la creazione di nuove aree pedonali, piste ciclabili e marciapiedi più grandi ed agevoli per i pedoni. Fondamentale in questa direzione sarà anche il potenziamento del trasporto pubblico urbano, che deve essere quanto prima rivisto e implementato, rendendo le linee più dirette e frequenti, agevolando l’accesso al mezzo con fermate moderne ed un’applicazione che permetta di conoscere il tempo di attesa del mezzo ed andando ad ammodernare ed ampliare il parco autobus.

Prendendo spunto dalle grandi città, sarà necessario anche strutturare grandi aree di parcheggio poste in periferia dalle quali poter raggiungere il centro cittadino a bordo di autobus frequenti e confortevoli.

Pensi che la nostra Andria sia veramente al di sotto della media delle altre città? Qual è la tua impressione?

Sotto alcuni aspetti, Andria è ancora ancorata ad una mentalità provinciale che non le permette di svilupparsi come meglio potrebbe in vari campi, come in quello del turismo e appunto della mobilità urbana. C’è da dire che questa situazione non è differente rispetto a quella di altri comuni limitrofi, come Barletta e Trani.

In altri campi invece trovo Andria una città all’avanguardia e decisamente al di sopra della media, non dimentichiamoci che Andria è conosciuta in tutta Italia per i suoi prodotti e l’intraprendenza dei suoi imprenditori. Nel campo della vivibilità urbana invece, la città ospita la villa comunale più grande di Puglia, un polmone verde che altre città non hanno e sognano. E allora, partendo da questi punti positivi, è necessario lavorare sempre di più con una visione d’insieme e con l’obiettivo di rendere Andria sempre più accogliente e al passo con i tempi.

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