Correva l’anno 1988 quando in occasione della gara di serie C professionisti Trani – Celano il terreno di gioco dello stadio comunale festeggiò il passaggio dalla terra battuta al manto erboso. Un autentico velluto, uno spettacolo che allora fu giudicato dagli addetti ai lavori uno dei migliori terreni in erba vera.
Un grande evento per la città. Un motivo di vanto e di orgoglio. Oggi invece la debacle è sotto gli occhi di tutti.
Lo stadio visto dall’alto appare come il deserto del New Messico con rotoli di erbacce e degrado assoluto. Mai visto in tanti anni uno spettacolo così penoso.
Nonostante ciò è stata bandita la gara per affidare in concessione un impianto fatiscente e inagibile da diversi mesi. Forse per ovviare all’incompetenza e alla mancata o sbagliata cura del manto erboso e soprattutto per non ammettere di non essere stati capaci a debellare il grillo talpa… o meglio l’occasione è stata propizia per…
I cittadini e le società sportive vogliono che la gara sia annullata e rivisti i requisiti del bando cosi da non permettere ad ad un raggruppamento temporaneo di società di partecipare e garantirsi il punteggio utile all’aggiudicazione (oltre 1.300 mila euro fanno gola).
Infatti attualmente nel raggruppamento di società che ha partecipato al bando di gara ci sono Rugby Bisceglie serie A, Soccer Trani e Calcio a 5 Trani che insieme raggiungono un punteggio che nessuna altra società tranese può avere.
Inoltre a Bisceglie l’amministrazione fa sapere che lo stadio Ventura sarà bivalente e il terreno di gioco sarà trasformato in sintetico come a Trani. Questo permetterà al rugby Bisceglie serie A di giocare allo stadio principale così la città potrà avere visibilità a livello nazionale.
Sempre riguardo allo stadio di Trani andrebbe fatto un reportage sullo stato della struttura perché nel bando si parla di poter organizzare eventi e concerti.
Un punto senza cognizione di causa visto che al momento manca di bagni, uscite di sicurezza, fari e sono invece evidenti le barriere architettoniche. Di certo ci sono solo cancelli arrugginiti risalenti agli anni ‘60 e un piccolo tratto di muro sul retro della gradinata sistemato alla meglio peggio.