Una comunità coesa ed orgogliosa della propria terra, delle proprie origini ed in prima linea nella realizzazione di azioni volte all’incontro fra comunità canosine a Torino.
L’associazione “Il Ponte” del presidente Pasquale Valente è da sempre impegnata nel perseguimento di questi obiettivi che hanno trovato compimento lo scorso weekend nella due giorni della “Festa di San Sabino” nel capoluogo piemontese.
E’ stata questa anche l’occasione per il conferimento del riconoscimento “Canosino dell’anno 2024” che è andato al professor Sabino Scolletta, direttore del Dipartimento di Emergenza-Urgenza e della UOC Anestesia e Rianimazione DEA, Traumi e Insufficienze d’Organo dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese.
A prendere parte all’evento, che ha visto una nutrita presenza di canosini residenti sia Milano a che a Roma, sono stati sono stati l’Assessore alla Cultura Cristina Saccinto per delega del Sindaco Malcangio, nonché l’Assessore agli Eventi Saverio Di Nunno e la consigliera comunale Antonia Sinesi che ha provveduto ad illustrare in quest’occasione i riconoscimenti ottenuti in campo agroalimentare dall’Ente Comunale.
Presente, inoltre, anche il presidente della Pro Loco Canosa Elia Marro. «Desidero esprimere – afferma l’Assessore alla Cultura Cristina Saccinto – un sentito ringraziamento all’associazione “Il Ponte”, al presidente pro tempore Pasquale Valente, al direttivo e a tutti i soci, per l’impegno profuso da anni nella promozione e valorizzazione della nostra città, nella diffusione dei suoi valori della sua cultura delle sue tradizioni, nonché della figura del nostro Santo Patrono Sabino.
Canosa anche quest’anno è stata ben rappresentata dal professor Sabino Scolletta figlio della nostra terra a cui a cui è stato attribuito il giusto riconoscimento per le sue competenze professionali, per le sue abilità mediche e per le sue qualità personali e morali.
Solo una comunità coesa e orgogliosa delle proprie origini, può contribuire a costruire e rafforzare quella identità culturale indispensabile per la crescita economica e valoriale della nostra amata Canosa.
Tutti possono lavorare in tale direzione – conclude la Saccinto – ciascuno nel proprio ruolo, con le proprie competenze e sensibilità».