«Prima di questo governo la nostra democrazia permetteva a un Italiano residente all’estero di votare dall’altra parte dell’Oceano e non a uno studente fuorisede di votare dall’altra parte dello stivale.
L’introduzione del voto per gli studenti lontani dal comune di residenza, è una vittoria non solo per il nostro movimento che per anni ha sostenuto questa battaglia, ma per tutti gli studenti universitari italiani che, per lungo tempo, hanno affrontato difficoltà nel partecipare alla vita democratica del nostro Paese, costretti all’astensione o a scegliere se votare o dare un esame o caricarsi di ulteriori costi», dichiara Nicola D’Ambrosio, presidente nazionale di Azione Universitaria.
«I precedenti governi di sinistra -abituati a governare senza il voto dei cittadini- ne hanno parlato per 10 anni riempiendosi la bocca di slogan e illudendo i giovani italiani. La truppa parlamentare di Fratelli d’Italia ha risposto invece in tempi record alle nostre proposte. La forza dei fatti, insomma, contro i fiumi di parole!», rimarca invece Riccardo Alicino, Presidente della Federazione BAT di Gioventù Nazionale.
«Le modalità e i casi previsti per l’esercizio del voto fuori sede sono due», ricorda Antonio Loconte di GN Andria: «lo studente che è domiciliato in una città che rientra nello stesso collegio del suo comune di provenienza (ad esempio, lo studente di Bari che si trasferisce a Napoli) e quella, invece, in cui lo studente abita in un comune appartenente a un collegio diverso (ad esempio, lo studente di Roma che si trasferisce a Milano).
Nel primo caso, i candidati restano evidentemente gli stessi e, quindi, lo studente sarà semplicemente assegnato a un’apposita sezione elettorale nella città in cui è domiciliato. Nella seconda ipotesi, invece, lo studente fuorisede è chiamato a votare in una sezione elettorale speciale designata appositamente nel capoluogo della Regione in cui studia.
Come fare? Per poter esercitare il voto “fuori sede” gli elettori interessati devono presentare domanda al comune nelle cui liste elettorali sono iscritti, indicando l’indirizzo completo del temporaneo domicilio ed un recapito di posta elettronica/pec.
Al modulo di domanda vanno allegati: copia di un documento di riconoscimento in corso di validità; copia della tessera elettorale; copia della certificazione o di altra documentazione attestante l’iscrizione presso un’istituzione; scolastica, universitaria o formativa.
Tale istanza deve essere presentata personalmente, tramite strumenti telematici o persona delegata non oltre domenica 5 maggio 2024 (e può essere anche revocata non oltre mercoledì 15 maggio 2024).
Entro il 5° giorno antecedente le elezioni (martedì 4 giugno 2024) il comune di temporaneo domicilio o capoluogo della regione in cui è situato il comune di temporaneo domicilio rilascia all’elettore “fuori sede” un’attestazione di ammissione al voto con l’indicazione del numero e dell’indirizzo della sezione presso cui votare.
Tale documento dovrà essere esibito al seggio insieme alla tessera elettorale e al documento di riconoscimento. Contenti per questo provvedimento, adesso esercitiamo questo nostro diritto. Buon voto a tutti!», chiosa Loconte.