Abbiamo ancora negli occhi le immagini indelebili di un cittadino andriese deriso e bullizzato da un gruppo di “buontemponi” che, credendo di divertirsi, pensarono bene di legarlo ad un albero con dello scotch adesivo, filmando la loro bravata.
Quel gesto fece dapprima il giro del web, per poi approdare sulle tv nazionali: Rai 1, Canale 5 e persino Sky ne diedero notizia. Una vicenda durata quasi 9 anni ma poi, purtroppo, conclusasi con un nulla di fatto: tutti assolti i 5 indiziati perché il fatto non sussiste.
Ed ecco che ci risiamo. Da qualche giorno circola nuovamente in rete un video che ritrae un cittadino andriese intento a farsi la doccia, ripreso all’interno della sua abitazione in un momento di intimità, tra risate e schiamazzi di diverse persone presenti in quel momento.
Anche se dal video la vittima può sembrare consenziente, e al di là della goliardia, ricordiamo che diffondere questi tipi di video è sempre una violazione di privacy e quindi un reato, il cui processo può durare anche anni con enormi spese legali.
Inoltre sorprende che, nel 2024, né le esperienze passate, né l’insegnamento dei propri genitori, riescano a scalfire, in alcuni, certi modi di fare irrispettosi e indegni nei confronti del prossimo.