Una folta rappresentanza di studenti e di membri delle associazioni culturali del luogo ha fatto da cornice all’inaugurazione della rinnovata biblioteca civica “Vincenzo De Luca” di Via Labriola a Margherita di Savoia.
Sono intervenuti alla cerimonia il Sindaco di Margherita di Savoia Avv. Bernardo Lodispoto, la consigliera con delega alla cultura Prof.ssa Vanessa Natola, il Prof. Saverio Russo, salinaro doc e docente di storia moderna presso l’Università di Foggia, la direttrice del Polo Biblio-Museale della BAT Dott.ssa Rossana Asselta, la Dott.ssa Daniela Pellegrino, responsabile del Sistema Bibliotecario Provinciale BAT, e la Dott.ssa Esther La Rosa, presidente della Coop. Lilith Med 2000 cui è stata affidata la gestione dei servizi bibliotecari.
Il Sindaco Lodispoto ha ripercorso brevemente la storia della biblioteca comunale di Margherita di Savoia, ricordando come da molti anni fosse ormai chiusa al pubblico: «Uno degli obiettivi che ci eravamo prefissati sin dal 2018 era il rilancio della cultura, che passava e passa attraverso la restituzione alla comunità dei suoi luoghi di aggregazione e promozione culturale.
Ci siamo dunque attivati per ottenere un finanziamento di circa 290mila euro a seguito di un bando emanato dal GAL Daunofantino per l’adeguamento della biblioteca al fine di riaprirla al pubblico e renderla più moderna e funzionale.
Oggi manteniamo l’impegno preso con la cittadinanza mettendo a disposizione una struttura elegante, ben organizzata e fornita di postazioni telematiche che tornerà ad essere un punto di riferimento.
Ma ci sono altre buone notizie in vista, come l’avvio entro la fine del mese delle procedure per la sistemazione dell’Archivio Storico Comunale che sarà dislocato presso l’ex Palazzo di Città. Inoltre a breve sono previste l’inaugurazione dell’Anfiteatro Comunale dopo i lavori di ristrutturazione, l’arrivo dei primi fondi per la messa in sicurezza del Capannone Nervi che è destinato a diventare un accumulatore culturale di interesse internazionale e l’ultimazione delle strutture inerenti il Progetto Cobismas per la conservazione della biodiversità nella Zona Umida. Come sempre sono fatti, non parole».