L’isolamento del Borgo della Salute di Montegrosso sta alimentando le tensioni tra i residenti, gli imprenditori e gli agricoltori che verrebbero completamente isolati a causa della chiusura dell’accesso dalla strada provinciale Andria-Canosa.
Un’arteria fondamentale che porta non solo alla borgata di Montegrosso ma nei posti più belli del Parco dell’Alta Murgia, verso Castel del Monte.
Al fine di far sentire forte la voce di chi in queste ore sta protestando contro questa sciagura che già dal prossimo 2 maggio potrebbe portare alla chiusura del bivio stradale, con la rimozione della rotatoria che oggi consente il raggiungimento dell’intera area, il Comitato Spontaneo ha organizzato una conferenza stampa che si terrà oggi, lunedì 22 aprile 2024, alle ore 17,00, nella Piazza principale del Borgo, davanti alla chiesa.
Gli organizzatori invitano tutti gli Organi di Informazione a partecipare alla conferenza stampa per dare voce alle legittime aspettative dei cittadini, dell’intera cittadinanza andriese e di quella delle città limitrofe penalizzate dalla decisione di isolare l’area.
L’invito è rivolto anche a coloro che, direttamente o indirettamente, saranno fortemente penalizzati dalla chiusura dell’accesso attraverso quell’arteria stradale storica e significativa, affinché arrivi direttamente al Prefetto lo Stato di Agitazione che sta esasperando gli animi e che potrebbe anche portare a gesti estremi da parte di chi, da un giorno, all’altro, vedrebbe compromessi investimenti e persino la vita sociale della comunità in cui vive.
A riguardo sono intervenute anche le segreterie politiche dei partiti Liberali Riformisti NPSI di Andria, Fratelli d’Italia Andria e Lega Salvini Andria, in una nota congiunta:
“Con l’annunciata rimozione della rotatoria sulla SP2, i cittadini e gli imprenditori del borgo di Montegrosso subiranno l’ennesima beffa di una telenovela che va avanti da anni senza la parole fine. Parliamo di centinaia di persone, di imprese, di lavoratori con un indotto turisticamente ed economicamente rilevante.
Stanchi oramai delle false promesse elettorali ascoltate per tanti anni, coloro che vivono nel borgo ed hanno attività economiche ora sono pronti nuovamente a manifestare il proprio dissenso.
Noi non possiamo che essere solidali con loro e d’accordo con il grido di allarme che i cittadini del borgo hanno lanciato a più riprese.
È impensabile negare l’accesso alle proprie abitazioni ed alle proprie aziende solo perché le istituzioni provinciali e comunali non hanno assoluto ai propri doveri, cioè ascoltare le istanze dei cittadini Andriesi. Parliamo di due Amministrazioni dello stesso colore politico e cioè il PD che guida, purtroppo, Comune e Provincia.
Ci chiediamo come mai sindaco Bruno e presidente della provincia Lodispoto, nonostante le innumerevoli promesse o soluzioni di fatto inattuabili, ad oggi non sono capaci di trovare soluzioni concrete?
Ed è per questo che metteremo in campo tutte le azioni possibili per evitare un ulteriore disagio alla comunità del borgo. Non è accettabile che il sindaco faccia il solito video per i social, è lei che ha il dovere di trovare la soluzione con la Provincia. Non basta denunciare la situazione di stallo, tra l’altro ben nota.
Questa vicenda è l’ennesima riprova di come questa sia l’Amministrazione delle chiacchiere che non riesce a salvaguardare i suoi cittadini” – concludono la nota congiunta.