“Sarebbe lunga da scrivere la lista delle personalità regionali, della galassia “Emiliano”, in questi anni coinvolte in cronache giudiziarie. Certo, tranne per chi è già condannato, esiste la presunzione di innocenza fino a sentenza, ma non vi sembra che la sfortuna si sia accanita contro il nostro Presidente di Regione, vista l’infausta riuscita di molti incarichi dallo stesso assegnati?” – la nota è a firma dell’Associazione Nazionale Schierarsi – sede di Andria.
“E non vi sembra leggermente tardivo l’intervento del Presidente Conte, che dopo anni in maggioranza improvvisamente si rende conto che c’è qualcosa che non va nel criterio delle scelte del suo alleato Presidente di Regione?
E vi sembra esente la destra, che è stato il serbatoio dal quale il Presidente della Regione ha attinto in questi anni?
In un tale contesto, in Aula consiliare del Comune di Andria, quando si parlerà del perché ancora non si è posato neanche un mattone del nuovo ospedale provinciale di 2° livello da 400 posti letto di Andria, con polo universitario e nuovo collegamento viario e ferroviario, quale potrà essere la credibilità politica di chi si presenterà, e vedremo chi ci sarà, a dare spiegazioni di questo pluriennale inganno?
Cosa possiamo aspettarci da chi, in questi anni, ha pronunciato ripetutamente verbalmente la frase “ospedale di 2° livello” qui ad Andria, salvo poi tornare a Bari e firmare un documento dove era scritto 1° livello?
Continuano a potenziare l’ormai non recente ospedale di Barletta e continuano con la costruzione di un nuovo ospedale di 1° livello a Bisceglie. Bene! Ma ad Andria che si fa per il nuovo “piccolo Policlinico”? E per il Bonomo? Nulla, o meglio, chiacchiere! Avranno approfittato della distrazione di chi era assente poiché in viaggio o di chi punta a crescere politicamente?
Il risultato, ad oggi, è che i politici, in alcuni casi, hanno rinunciato a qualche briciola mantenendo in piedi maggioranze e propri stipendi, anche fino a 10mila euro al mese, mentre i cittadini continuano a rinunciare a curarsi, soffrono e muoiono perché non si realizzano le strutture sanitarie promesse” – concludono dalla sede di Andria dell’Associazione Schierarsi.