La Commissione Straordinaria di Trinitapoli ha individuato nell’ex casa mandamentale, struttura ceduta al Comune dall’Agenzia del Demanio, mai utilizzata e in uno stato di abbandono, un patrimonio da valorizzare e restituire alla collettività, utilizzando i finanziamenti messi a disposizione dal Ministero dell’Interno per i Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose.
Con delibera n. 34 del 22 marzo u.s., adottata con i poteri della Giunta Comunale, è stato quindi approvato il progetto esecutivo per la riqualificazione dell’intero complesso.
Il progetto, dal valore complessivo di € 2.500.000,00 si pone l’obiettivo di creare un centro polifunzionale, che possa ospitare diversi momenti culturali e possa far crescere le ambizioni dei singoli e della comunità.
Per tali motivi, saranno realizzate, tra le altre, due sale di incisione musicale, un piccolo teatro all’aperto, alcune sale espositive e due playground, oltre a sale polifunzionali.
È stata anche prevista la realizzazione di un bar con dehors all’aperto. La scelta della struttura dell’ex carcere, in tal senso, presenta un forte ed evidente valore simbolico; un luogo di reclusione diventa un luogo di inclusione, di socializzazione e di confronto.
Per rievocare tale significato si è scelto di non abbattere il muro di cinta esterno, ma di creare dei veri e propri “tagli” nel suddetto muro, al fine di consentire alla luce esterna di penetrare negli spazi interni, sinonimo di rinascita.
L’intervento in questione garantirà, inoltre, una riqualificazione non solo funzionale dell’immobile, ma anche tecnico-impiantistica, con la previsione di soluzioni progettuali che consentiranno una migliore efficienza in termini di risparmi per l’Amministrazione, nonché di benessere termoigrometrico degli ambienti interni.
Le diverse realizzande aree consentiranno a tutti di poter fruire di nuovi spazi, alcuni propriamente destinati a determinate fasce d’età, come quelle dove saranno utilizzati i due playground, uno per la fascia 3-5 anni e l’altro per la fascia 6-10 anni.
La realizzazione dei lavori, con un cronoprogramma di 1 anno a decorrere dalla data di consegna, consegnerà al Comune uno spazio nuovo, dove poter far convivere diverse generazioni e diversi interessi.