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giovedì, 26 Dicembre 2024
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Il finto “maresciallo dei carabinieri” e la falsa storia dell’incidente: attenzione alla truffa telefonica

I reati di truffa ormai sono diventati sempre più frequenti in particolare protagonisti di questa brutta vicenda sono gli anziani che sono considerati bersagli di eccellenza

I reati di truffa ormai sono diventati sempre più frequenti in particolare protagonisti di questa brutta vicenda sono gli anziani che sono considerati bersagli di eccellenza da parte dei malfattori/truffatori.

Ma come ci si può accorgere in tempo ed evitare che la truffa vada in porto?

Ecco alcuni consigli a cui tutti possono fare riferimento.

Il truffatore non è mai solo, si avvale di due/tre validi complici che lo coadiuvano affinché il malcapitato caschi nella sua rete. In genere i malfattori pianificano il colpo da tempo seguendo la vittima in tutti suoi spostamenti, studiando le pagine social, soprattutto se anziani scoprono se hanno figli e nipoti, insomma eseguono un’attenta osservazione a 365 gradi.

In genere un truffatore è quello che per primo ha l’approccio con la vittima chiamandola per telefono cellulare o sul telefono fisso di casa, durante la conversazione si può presentare come “maresciallo dei carabinieri” e inventa la storia che suo figlio o suo nipote ha avuto un incidente ed è stato arrestato e che per evitare la prigione bisogna dare dei soldi. I truffatori “bravi” riescono addirittura a dire il nome vero del figlio/nipote rendendo ancora più credibile la storiella.

La vittima viene bombardata di falsità poiché il truffatore non le permette di chiudere la telefonata per chiamare parenti e verificare i fatti. Sempre al telefono con il finto maresciallo la vittima comunica che in casa possiede una cospicua somma di denaro oppure dei monili di valore, poco dopo si presentano a casa i complici del truffatore che si fanno consegnare il bottino e vanno via. Quando il truffatore chiude la conversazione telefonica, la vittima riesce a chiamare i parenti e scopre di essere stata truffata.

Può capitare inoltre che al posto della telefonata il truffatore invii un sms scrivendo per esempio “mamma sono XXX ho perso il telefono chiamami a questo numero”. La persona che riceve questo messaggio chiamando il numero con il quale ha ricevuto il messaggio entra a far parte della truffa organizzata dai malviventi.

Ma cosa si può fare per evitare o per lo meno accorgersi in tempo che si è vittima di truffa? Analizziamo punto per punto:

  1. NON FARSI PRENDERE DAL PANICO, bisogna cercare di rimanere lucidi e contattare subito i parenti e/o le forze di polizia.
  2. I CARABINIERI COME LE ALTRE FORZE DI POLIZIE NON CHIEDONO MAI SOLDI PER ESTINGUERE REATI, se si ha la possibilità chiamare subito i numeri di emergenza 112/113 e segnalare la truffa.
  3. CHIUDERE SUBITO LA TELEFONATA E NON RISPONDERE PIÙ. Se non riuscite a chiudere la telefonata e vi trovate in casa chiedere aiuto al vicino, se siete per strada recatevi subito alla più vicina sede dei carabinieri o al commissariato di polizia.
  4. NON APRIRE LA PORTA A CHIUNQUE SI PRESENTI. I militari dell’Arma indossano l’uniforme, portano sempre con sé il tesserino di riconoscimento e non chiedono/prendono soldi e/o oggetti di valore a casa delle persone.
  5. RECARSI SUBITO IN CASERMA PER DENUNCIARE.

Per qualsiasi delucidazione e consiglio le caserme dei carabinieri sono aperte 24 h su 24 h e sono a disposizione di tutti i cittadini.

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