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giovedì, 7 Novembre 2024
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Canosa – Revisione Tariffe Tari dal 2020 al 2023, l’Amministrazione chiede alla Regione di farsi carico degli aumenti

Il Consiglio Comunale ha approvato la mozione inserita nell’Ordine del Giorno presentata da una parte dei consiglieri di maggioranza ed esposta in aula dal consigliere di Fratelli d'Italia Daniele Serlenga

Il Consiglio Comunale di Canosa, giovedì 1° febbraio 2024, ha approvato la mozione inserita nell’Ordine del Giorno denominata “Aumento tassa rifiuti ai Comuni pugliesi per effetto della Sentenza del Consiglio di Sato n. 10550 del 06.12.2023” presentata da una parte dei consiglieri di maggioranza ed esposta in aula dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia Daniele Serlenga.

Una gestione efficiente ed efficace del servizio di trattamento e smaltimento dei rifiuti appare di fondamentale importanza nonostante il servizio sia diventato sempre più oneroso per i cittadini non solo del Comune di Canosa ma di tutta la Regione Puglia.

E’ bene precisare che, così come previsto da gli articoli 196 e 199 del D.Lgs 152/2006 la competenza per le attività di gestione dei rifiuti spetta in maniera esclusiva alle Regioni che con l’approvazione del  Piano Regionale di Gestione Rifiuti adottano tutte le azioni necessarie per ottimizzare e chiudere il ciclo dei rifiuti.

Di fatto, nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani sia del 2013 che del 2021, sono rimasti inattuati gli interventi relativi alla realizzazione degli impianti pubblici che avrebbero consentito di trattare tutto il CDR in loco, ragion per cui si è costretti a conferire fuori Regione con costi di trasporto esorbitanti.

Secondo le stime ufficiali contenute nel rapporto Rifiuti Urbani 2022 dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e nel rapporto del Sistema Nazionale a rete per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), ben 91 mila tonnellate di rifiuti vengono mandate fuori regione per essere trattate e smaltite.

«E’ questa – afferma il consigliere Serlenga – una situazione inaccettabile in quanto le inefficienze del governo regionale non possono e non devono ricadere sui cittadini pugliesi, costretti a pagare un tributo sempre più caro.

Alle annose e onerose criticità presenti, qualche settimana fa abbiamo preso atto di un ulteriore aumento della tassa dei rifiuti per i Comuni Pugliesi per effetto della sentenza del Consiglio di Stato n.10550 del 06/12/2023 annullando tutte le decisioni assunte nel 2021 da Arera, Regione Puglia e Ager e promuovendo l’applicazione del regime dei cosiddetti “impianti minimi” che di fatto comporta una revisione delle tariffe per gli anni 2020,2021,2022 e 2023 con un importo iva inclusa, relativamente a questi anni, di € 454.292,57 per il nostro Comune.

Vista la palese responsabilità della Regione, abbiamo ritenuto doveroso nel solo interesse dei cittadini, presentare questa mozione in cui si chiede che la Regione Puglia intervenga e si faccia carico dei maggiori costi della Tari derivanti dall’esecuzione delle Sentenza del Consiglio di Stato.

E’ stata richiesta inoltre – continua il consigliere Serlenga – la revisione del Piano della Gestione dei Rifiuti Urbani, tenendo conto delle reali esigenze del territorio pugliese e attuando quanto già riportato nei precedenti atti deliberativi regionali mai attuati, ovvero la realizzazione di impianti pubblici.

Dinnanzi a queste proposte le forze politiche di opposizione del Consiglio Comunale di Canosa hanno espresso voto contrario in sintonia quindi con l’operato fallimentare della Regione Puglia in materia di rifiuti e soprattutto ignorando le conseguenze economiche di queste scelte, che inevitabilmente, ricadranno sui cittadini canosini e pugliesi! Basta con l’emergenza, è l’ora delle scelte coraggiose.

E’ inaccettabile – conclude Serlenga – che la Regione possa continuare a vessare i cittadini pugliesi con gli aumenti della Tari piuttosto che adottare soluzione reali!».

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