La Diocesi di Andria il 2 febbraio, presso l’auditorium del Museo Diocesano, apre con sei appuntamenti la XVIII Edizione della Scuola Politica organizzata dal Forum di Formazione all’Impegno Sociale e Politico di Andria. Ebbene, il mondo cattolico continua a promuovere una iniziativa che ormai nessun movimento o partito politico si sogna più di proporre.
Eppure stiamo assistendo ad un diffuso degrado della politica, ostaggio di molti improvvisati aspiranti paladini della cosa pubblica che mostrano ben presto i loro limiti con danni ingenti, spesso irreparabili, alle comunità che amministrano. Una volta i partiti più importanti che governavano il Paese avevano scuole di politica dalle quali sono passati tanti giovani, nel tempo diventati apprezzati leader politici e statisti.
Scuola era anche la gavetta che i futuri amministratori dovevano necessariamente affrontare prima di fare il salto nella grande politica parlamentare. Oggi pare che si promuovano personaggi presi in base ai loro serbatoi di voti o alla servile obbedienza ai capi. Quello che si intravede in questa iniziativa, e nel composito programma elaborato della Diocesi, è un compiuto e attuale interesse degli argomenti proposti.
Argomenti che dovrebbero necessariamente far parte del bagaglio culturale e formativo di chi si accinge a governare per elaborare programmi degni della comunità che lo elegge. Quest’anno l’iniziativa parte con un’idea della “Società che verrà” e le trasformazioni antropologiche per un nuovo umanesimo.
Si discute il 27 febbraio 2024 sulle trasformazioni urbanistiche che possono influenzare positivamente il futuro delle città; di quelle economiche e del lavoro ai tempi dell’intelligenza artificiale, delle trasformazioni della partecipazione democratica, di quella ambientale e delle trasformazioni della coscienza politica per una proposta verso una nuova scuola di Barbiana 4.0.
Materie che per noi cittadini sarebbero rassicuranti se fossero oggetto di riflessione da parte di chiunque si volesse proporre per un impegno politico. Tra l’altro, non è detto che l’iniziativa sia destinata ad essere monopolio della concezione cattolica, in quanto l’attualità e la complessità dei temi affrontati sono fondamentali anche per il pensiero laico.
A discutere con il pubblico saranno docenti universitari, esperti ed esponenti cattolici. Tra quest’ultimi mons. Luigi Renna arcivescovo di Catania e figura già nota ed apprezzata dagli andriesi.
Chi è interessato può iscriversi gratuitamente al forumsociopolitico.andria@gmail.com.