Dopo l’articolo di mercoledì 8 novembre 2023, nel quale segnalavamo la rovinosa caduta in monopattino di una ragazza andriese, avvenuta su Corso Italia ad Andria, a causa di una buca sul manto stradale, giunge in redazione l’ennesima segnalazione riguardante un incidente accaduto ai danni di un’altra giovane vittima.
Questa la nota integrale della ragazza che, in seguito alla caduta, ha riportato anche la frattura del braccio sinistro:
“Vorrei segnalare una situazione critica e pericolosa della città di Andria – afferma Federica – con la speranza che il mio disappunto arrivi a chi di dovere e che la mia caduta per dissesto del manto stradale possa essere tra qualche mese un raro episodio e non più una consuetudine.
Chi come me percorre ogni giorno le vie della città si sarà reso conto della condizione pietosa in cui versano strade e marciapiedi. Buche, dissesti, lacerazioni del manto stradale, oltre ad essere un pericolo, creano un senso di degrado e sciatteria che rovina la bellezza della città.
Nonostante le continue cadute dei cittadini e le ripetute segnalazioni, gli amministratori pubblici sembrano avere totale disinteresse sia per la salute dei cittadini che per la cura di Andria.
Le strade sconquassate con più buchi di un formaggio svizzero impediscono da tempo anche una piacevole passeggiata a piedi o in bicicletta a causa del continuo dribblare tra i crateri.
I continui scavi e lavori ai sottoservizi, che compromettono sempre di più il manto stradale riducendo a colabrodo, non sono una giustificazione in quanto dopo i lavori la manutenzione e il ripristino del manto deve essere effettuato a regola d’arte, con competenza e con materiali idonei, non limitandosi a semplici e pericolosi rattoppi.
Ritengo sia lecito chiedere spiegazioni (soprattutto dopo una frattura) e chiedere all’amministrazione se in programma ci sono piani di intervento a riguardo.
Il risparmio economico è meglio farlo su concerti strapagati e riservati piuttosto che su elementi di sicurezza urbana e pubblica incolumità.
Chi ricopre una carica pubblica dovrebbe avere a cuore la sicurezza dei cittadini. È inaccettabile tollerare questo totale disinteresse.
Mi chiedo se l’assessore alla sicurezza e mobilità Pasquale Colasuonno si renda conto del problema, se giri per la città o se per paura di rompere la propria auto, preferisca evitare alcune zone di Andria evitando così di affrontare il problema, del resto…occhio non vede, cuore non duole” – conclude una sconcertata Federica.
