Nei giorni scorsi, a Barletta, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Barletta Andria Trani -congiuntamente a quelli dello Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia e delle Compagnie Carabinieri di Barletta e Andria- hanno tratto in arresto due pregiudicati andriesi per il reato di furto aggravato di autovettura, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate.
I militari -impegnati nello svolgimento di un mirato servizio finalizzato alla prevenzione e alla repressione dei reati predatori, in particolare i furti di autovetture- hanno notato in area rurale e isolata –sulla SP3 che collega Barletta a Canosa di Puglia, all’altezza della Stazione Ferroviaria di Canne della Battaglia- un’autovettura di grossa cilindrata che stava trainando con una corda un’utilitaria, in direzione di Canosa di Puglia.
I veicoli sono stati intercettati dai militari che -dopo un breve inseguimento nel quale sono stati impiegati anche i mezzi speciali in uso allo Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia- sono riusciti a bloccare la macchina trainata -che presentava il deflettore posteriore rotto e i congegni di accensione manomessi- e a fermare il conducente che ha cercato di fuggire a piedi.
L’autista dell’altro mezzo -compiendo manovre pericolose e pregiudizievoli per l’incolumità personale degli operanti e degli altri utenti della strada- è riuscito a darsi alla fuga ma -riconosciuto dai militari- è stato successivamente rintracciato presso la propria abitazione e il veicolo a bordo del quale si era dileguato è stato poi individuato e recuperato -completamente bruciato- in agro di Andria, località Torricciola.
L’autovettura trainata -di proprietà di una società di autonoleggio- è risultata rubata circa venti minuti prima nel quartiere Patalini di Barletta, ove l’aveva parcheggiata sulla pubblica via il titolare del contratto di noleggio che ha poi formalizzato querela per il furto del mezzo.
I due fermati sono stati dichiarati in arresto e associati presso la casa circondariale di Trani –su disposizione del Pubblico Ministero di turno della locale Procura della Repubblica- per i reati di furto aggravato in concorso, resistenza a pubblico ufficiale, nonché per le lesioni personali aggravate da loro cagionate –nelle fasi dell’intervento teso a bloccarli– a due dei militari operanti, giudicati guaribili -rispettivamente- in cinque e quattro giorni.
All’esito dell’udienza di convalida dell’arresto, il GIP del Tribunale di Trani ha disposto nei loro confronti l’applicazione della custodia cautelare in carcere.