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giovedì, 14 Novembre 2024
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Contributo a fondo perduto fino al 50% per la nascita di nuove imprese: attiva la nuova misura regionale

Possono richiedere l'agevolazione: chi intende avviare una nuova attività e non ha ancora costituito l’impresa e le imprese costituite da meno di 6 mesi

Torna a grande richiesta anche nella programmazione 2021-2027 la misura Nidi (Nuove iniziative di impresa), strumento di agevolazione che sostiene l’autoimpiego di persone che hanno difficoltà ad accedere al mondo del lavoro, come giovani, donne, disoccupati, lavoratori in procinto di perdere il posto, precari e autonomi con partita Iva.

Tutti accomunati tuttavia dalla caratteristica di possedere una buona idea d’impresa. Idea e risorse di Nidi diventano così la combinazione vincente per costruire da sé la propria occasione, aprendo una microimpresa.

L’Avviso regionale, pubblicato giovedì 14 dicembre 2023, sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia, è già attivo e sarà gestito dalla società in house e finanziaria regionale Puglia Sviluppo, in qualità di organismo intermedio e finanziario.

La misura ha una dotazione iniziale di 40 milioni di euro sostenuta dal Programma regionale Fesr-Fse+ 2021-2027, con la peculiarità di agevolare in modo mirato proprio chi in possesso di una buona idea imprenditoriale non ha o non riesce a reperire le risorse finanziarie.

Chi può richiedere l’agevolazione?

Può richiedere l’agevolazione:

  • chi intende avviare una nuova attività e non ha ancora costituito l’impresa;
  • le imprese costituite da meno di 6 mesi.

Le Nuove Iniziative d’Impresa dovranno ricadere in una delle seguenti fattispecie:

  • Compagini Giovanili
  • Imprese Femminili
  • Nuove Imprese
  • Imprese Turistiche

L’investimento proposto può avere un valore compreso tra 10mila e 150mila euro, con un’agevolazione che varia al crescere del valore dell’investimento.

L’agevolazione è coperta per il 50% dal contributo a fondo perduto e per il restante 50% dal prestito rimborsabile che diventa 75% per le imprese femminili e giovanili virtuose, cioè quelle aziende che avendo rendicontato gli investimenti e restituito regolarmente la prima metà del prestito, non dovranno più restituire la parte residua.

Per maggiori informazioni su destinatari, settori ammessi e presentazione della domanda, occorre rivolgersi ad un consulente specializzato.

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