La Provincia Bat intesa come territorio e insieme di amministrazioni Comunali, tranne alcune eccezioni, non ha certo brillato in ambito nazionale.
Prova ne è che una recente indagine effettuata dal Sole 24 ore ha classificato la Provincia Bat agli ultimi posti (88°). Siamo in fondo alla classifica anche in altra indagine svolta da Italia Oggi in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma.
La ricerca del Sole 24 Ore rivolta alla qualità della vita che riguarda in particolare i nostri giovani pone la Provincia Bat al 94° posto su 107, scavalcata anche dalle province di Foggia e Bari. Naturalmente ai primi posti le Città del centro Nord e sopra tutte la città di Ravenna.
L’indagine è stata svolta sulla base di 12 indicatori riguardanti tra l’altro: residenti, laureati, disoccupazione giovanile, aree sportive, concerti e attività culturali. Ebbene la nostra è una Provincia tra le peggiori d’Italia sotto l’aspetto opportunità e qualità di vita per la gioventù.
Inutile dire che la città di Andria che conta quasi 100.000 abitanti non eccelle e non contribuisce granché ad elevare il livello qualitativo della Bat. Si pensi che sotto l’aspetto sportivo e dell’impiantistica abbiamo una Piscina Comunale che negli anni passati aveva una notevole partecipazione di giovani, e che è ormai chiusa e degradata da tantissimo tempo.
Uno stadio, Sant’Angelo dei Ricchi, ormai monopolio del calcio e contro ogni progettualità originaria, chiuso irrimediabilmente all’Atletica Leggera i cui praticanti sono costretti ad emigrare a Molfetta. Un Palazzetto che era l’orgoglio della Città e che in passato ha ospitato numerosi ed importanti eventi oggi inesistenti.
Non c’è, tra l’altro, chi non veda la disoccupazione giovanile e la preoccupante e continua emigrazione di laureati e diplomati nel Nord Italia o all’Estero. Qual è, poi, l’offerta culturale e per il tempo libero che viene proposta ai giovani? Pare, altresì, che le associazioni un tempo vitali e propositive oggi non abbiano più gli stimoli di alcuni anni fa.
Andria forse unica città nel territorio, non ha un teatro e nemmeno un progetto inserito fra le tante opportunità finanziarie rivenienti dal PNRR. A peggiorare questa per nulla consolante condizione, abbiamo una drammatica situazione che riguarda la criminalità in aumento esponenziale, già denunciata in più occasioni dal Procuratore della Repubblica di Trani.
Dunque cosa può trattenere i giovani che nel Nord trovano l’unica possibilità di un territorio capace di accoglierli, di offrire loro un lavoro decoroso e una qualità di vita apprezzabile. Nella politica, però, non si avverte ancora nessun segnale di rottura con le vecchie logiche del passato e di coraggiosa attenzione ai problemi di questa terra.
Nei programmi, poi, non si riesce a leggere un futuro apprezzabile per questa comunità che continua a credere nelle sue potenzialità e a sperare in un avvenire che valga la pena vivere: e non si venga a dire che i nostri problemi sono solo una questione finanziaria, perché il buon governo, le scelte, gli uomini e l’organizzazione fanno la differenza.