Una comunità stretta nel ricordo e nel dolore per l’ennesimo colpo al cuore inferto ad una città che ha voglia di reagire e combattere.
E l’ha dimostrato ieri sera, mercoledì 29 novembre 2023, in una piazza Catuma quasi sold out. In migliaia per opporsi a tanta violenza, a tanta crudeltà, a tanta efferatezza e disumanità.
Una folla silente formata da cittadini, amministratori, associazioni, autorità religiose e militari, scuole, enti, per invocare un cambio culturale urgente e necessario. Per stringersi al dolore per la perdita di una donna, una mamma, tolta alla vita da colui che l’avrebbe dovuta amare e proteggere. Un vero e proprio paradosso.
Vincenza Angrisano è l’ultima nella triste e agghiacciante lista di donne uccise per mano del proprio uomo: il suo nome è stato inserito in un lungo rotolo di carta dispiegato per tutta piazza Catuma e riportante tutti i nomi delle 109 vittime di femminicidio registrate in Italia da quest’anno.
Una comunità cittadina unita che ha condiviso un momento di sconforto, rabbia e dolore: sul rotolo di carta in molti hanno apposto una firma o una frase in segno di vicinanza e cordoglio.
Emblematico il cartello con la scritta: “Se domani non torno, distruggi tutto”, tenuto da alcuni ragazzi e che ha guidato il corteo spontaneo dipanatosi tra le vie del centro, al termine della manifestazione.
Tra i presenti, anche alcune colleghe di Vincenza che hanno ricordato la figura di una donna sempre solare, disponibile, pronta a dare una parola di conforto, di aiuto a chi fosse in difficoltà, e il cui grido d’aiuto, invece, non è stato percepito in tempo.