“All’interno del programma elettorale presentato dal candidato sindaco Giovanna Bruno nel 2020 veniva espressamente citata, nel capitolo riguardo l’ambiente, la realizzazione di una “ciclopolitana” come mobilità alternativa all’auto privata per i cittadini”.
La nota è a firma di Gaetano Scamarcio, presidente di Generazione Catuma e Salvatore Figliolia, presidente di Forza Andria, che intervengono sull’opera “promessa nell’estate 2020 dall’amministrazione Bruno e non ancora realizzata”.
“Dopo tre anni dall’insediamento dell’amministrazione, in città non vi è traccia del percorso ciclabile che come prima parte doveva partire dal quartiere di San Valentino e arrivare in viale Istria per una tratta di 4 km, nonostante si esplicitava nell’iniziale piano di realizzazione la facilità e la velocità con cui questa poteva essere creata.
Ma non è tutto perché in un articolo presente sul sito ufficiale del comune di Andria, datato 4 gennaio 2021, si apprende come l’amministrazione abbia ricevuto una prima tranche di 152mila euro a fronte dei 350mila euro messi a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture per il comune per un piano di finanziamento vincolato alla sola realizzazione di “ciclovie” dove veniva sottolineato come la tanto promessa “ciclopolitana” sarebbe finalmente divenuta realtà.
L’ultimo aggiornamento su tale progetto è una nota del 23 febbraio 2023, a firma di Legambiente Andria e dell’associazione Urban Mobility, che facevano notare come l’ultima bozza sul sito web dedicato al PUMS (PIANO URBANO DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE) datata ottobre 2022 parlava ancora di “ciclomobilità” e realizzazione, IN BREVE TERMINE, della “ciclopolitana”; tant’è che, visto l’arrivo della prima parte di finanziamenti al comune, le associazioni chiedevano di approvare il PUMS e di dare, questa volta per davvero, una svolta green alla città.
Vogliamo concludere, con una domanda rivolta al sindaco e all’assessore ai lavori pubblici Loconte: ora che il PUMS è stato approvato, dov’è la ciclopolitana promessa agli andriesi in campagna elettorale?” – concludono Scamarcio e Figliolia.