“Ottimo l’accesso al finanziamento PNRR e plauso all’assessora Curcuruto che con la sua professionalità è riuscita a portare nella nostra città un tale traguardo. Dobbiamo, però, condividere alcune osservazioni per rendere la Mobilità Sostenibile più reale, menzionata nel documento di presentazione” – la nota è a firma dell’associazione andriese Urban Mobility“.
“In un contesto in cui le maggiori case automobilistiche così come i regolamenti europei vedono la sostituzione delle auto a motore termico con quelle elettriche, non vi è un divieto alla vendita di autovetture, anzi l’automotive è uno dei settori in continua evoluzione, bisogna esserne al passo.
Ecco alcune nostre valutazioni:
Park&ride, per ciascun Pinqua studiato avremmo inserito in un contesto di “verde urbano” un parcheggio per autovetture con colonnine di ricarica, connesso al centro cittadino attraverso tram o autobus elettrici dedicati: qualcosa similare a quello che già succede nella vicina Bari. Invece, notiamo che gli unici parcheggi sono quelli a bordo strada e quello in piazza Bersaglieri d’Italia di proprietà di Ferrotramviaria.
C’è uno “standard” tra via Aldo Moro e via Rosalba Carriera che potrebbe essere utilizzato come parcheggio a supporto della vicina scuola Primaria Rosmini, piuttosto che realizzare una nuova palazzina. Peraltro, il problema parcheggi è ben espresso all’interno del PUMS.
Attraversamento carrabile su Largo Appiani, lo abbiamo detto e ripetuto più volte, quel luogo è l’unico che può veramente ospitare una connessione carrabile tra la zona 167 e Piazza Bersaglieri d’Italia e contribuirebbe ad offrire un servizio TPL (trasporto pubblico locale) decisamente migliore senza transitare tra i balconi delle zone limitrofe.
Autostazione, riteniamo stravagante la scelta di realizzare un’autostazione (stazione degli autobus, se tale sarà) in una zona con spazi limitati, molto circoscritta e senza collegamento diretto alla stazione ferroviaria: tra via Cinzio Violante, larga appena 9 metri includendo circa 3 metri di marciapiedi, 2 carreggiate e una corsia di sosta gratuita, la chiesa Cuore Immacolato di Maria, una futura rotatoria e le palazzine private attuali e quelle programmate dal Pinqua ERP ed ERS, confluente sul tratto più stretto di via Mozart.
Una zona che vedrà accrescere l’incidenza delle automobili in modo esponenziale. Ci limitiamo ancora una volta a condividere l’esempio di Bari dove la stazione degli autobus che ospiterà quelli di breve e quelli di lunga percorrenza, sarà direttamente collegata alla stazione ferroviaria e realizzata nel centro cittadino in un luogo facile da raggiungere per tutti i mezzi.
In modo proattivo cerchiamo di suggerire all’assessora qualche valutazione più concreta, nata dal quotidiano e dalla ricerca appassionata di alcune soluzioni, mentre in alcune zone del mondo si costruiscono tunnel sottomarini non capiamo perché la visione della nostra città sia ancorata a qualche decennio di ritardo” – concludono da Urban Mobility.