Sempre più smart l’identikit del giovane agricoltore 4.0 con le emergenze sanitarie e gli effetti delle guerre, con una crescita esponenziale dell’attitudine all’innovazione e alla multifunzionalità in agricoltura, con il 46% dei giovani imprenditori agricoli pugliesi concentrati sulla diversificazione aziendale, sulla trasformazione agroalimentare (51%) e sull’agricoltura di precisione (31%).
E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in relazione all’apertura dello sportello per la presentazione delle domande per il Fondo per l’Innovazione in agricoltura Ismea, dalle ore 12:00 di ieri, mercoledì 15 novembre 2023.
Il Fondo prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto per l’acquisto di macchine e attrezzature innovative per l’agricoltura e la pesca, inoltre, alle piccole e medie imprese agricole e della pesca è data la possibilità di usufruire di una garanzia Ismea con abbattimento del costo del finanziamento bancario che può arrivare fino all’80% del valore nominale dello stesso.
Ad esempio, una Pmi agricola guidata da un giovane che effettua una spesa di 100.000 euro potrà ricevere 60.000 euro di contributo a fondo perduto e circa 2.800 euro, in funzione delle commissioni bancarie, a copertura del finanziamento bancario.
BENEFICIARI
Possono essere ammesse ai benefici del presente decreto le PMI singole o associate, ivi comprese le loro cooperative e associazioni, che risultano iscritte come attive al registro delle imprese con la qualifica di:
- “impresa agricola” ai sensi dell’articolo 1 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228;
- “impresa ittica” ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 9 gennaio 2012, n. 4;
- “impresa agromeccanica”, ai sensi dell’articolo 5 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99.
Giovani imprenditori
- Giovane imprenditore agricolo=> giovane di età compresa tra i 18 anni compiuti ed i 41 anni non compiuti, insediato da non oltre 5 anni.
- Giovane imprenditore ittico=> giovane di età compresa tra i 18 anni compiuti ed i 41 anni non compiuti.
Possono essere ammesse le PMI singole o associate, ivi comprese le loro cooperative e associazioni, che: - risultano attive da almeno 2 anni alla data di presentazione della domanda. In caso di svolgimento di più attività, il requisito deve sussistere per ogni specifica attività alla quale è destinato l’investimento per il quale si richiede il contributo ai sensi del Decreto;
- hanno sede nel territorio nazionale;
- non risultano in difficoltà;
- effettuano Investimenti in innovazione tecnologica di importo non inferiore a 70.000 euro (ridotto a 10.000 euro per il settore della pesca) e non superiore a 500.000 euro;
- non hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea.
- Non possono essere ammesse le PMI nei cui confronti sia stata verificata l’esistenza di una causa ostativa ai sensi della disciplina antimafia di cui al decreto legislativo 06/09/2011, n. 159.
I CONTRIBUTI POSSONO ARRIVARE FINO AL 75% DEL TOTALE SPESE AMMESSE AD AGEVOLAZIONE.
Dotazione finanziaria per l’anno 2023: 75 milioni.
Per saperne di più e per presentare domanda, rivolgersi ad un consulente specializzato.