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venerdì, 22 Novembre 2024
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Margherita – Concessioni balneari, il Sindaco scrive al Presidente della V Commissione Bilancio

Nella sua missiva il Sindaco richiede una ridefinizione dei criteri di determinazione dei canoni demaniali relativi alle concessioni marittime

Non si ferma l’azione dell’amministrazione comunale di Margherita di Savoia a sostegno degli stabilimenti balneari della città: dopo l’appello rivolto al Presidente dell’ANCI Antonio Decaro e ai Ministeri delle Infrastrutture e Trasporti e dell’Economia e Finanze per richiedere una ridefinizione dei criteri di determinazione dei canoni demaniali relativi alle concessioni marittime, l’ente locale ha inviato una nota a firma del Sindaco avv. Bernardo Lodispoto al Presidente della V Commissione del Senato (Programmazione Economica e Bilancio) Sen. Nicola Calandrini per rappresentare la situazione in tutta la sua urgenza.

«Nella nostra missiva – dichiara il sindaco – abbiamo evidenziato ancora una volta l’incongruenza e l’illogicità degli attuali criteri di determinazione dei canoni demaniali, ribadendo il nostro fermo sostegno ad una categoria che rappresenta il volano dello sviluppo turistico nel nostro territorio.

Non solo abbiamo evidenziato che i gestori degli stabilimenti balneari di Margherita di Savoia hanno pagato da soli una somma pari a 1.140.543 euro che rappresenta il 10% del canone versato complessivamente in Puglia e che corrisponde al multiplo di quanto pagano nelle più note località turistiche d’Italia, ma abbiamo rimarcato come l’aumento stabilito dal D.M. n. 321 del 30 dicembre 2022, pari al 25,15%, vada a colpire le aree turisticamente più esposte poiché, fissando valori unici per l’intero territorio nazionale aumentati nelle aree destinate alle attività collaterali, disincentiva gli investimenti riducendo i servizi a disposizione dell’utenza.

In questo contesto abbiamo voluto inoltre ricordare che il Consiglio di Stato ha ritenuto in via cautelare il suddetto D.M. n. 321/2022 illegittimo e immotivato con l’ordinanza n. 4394 del 20 giugno scorso, disponendone la sospensiva.

Abbiamo pertanto richiesto la modifica dei criteri di determinazione dei canoni demaniali marittimi in modo da renderli più equi ed economicamente sostenibili e, nel contempo, che i proventi vengano devoluti ai Comuni per destinarli all’esercizio delle gravose funzioni in materia affinché rimangano a beneficio del territorio di appartenenza.

Continueremo a schierarci al fianco dei nostri balneari in questa giusta battaglia per l’equità fiscale».

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