Un’aggressione vile che induce ad una profonda riflessione.
Una violenza inaudita e senza senso, quella che si è consumata ieri sera, mercoledì 1° novembre 2023, nella giornata dedicata a Tutti i Santi, intorno alle 21.30, nella villa comunale di Andria.
Quattro ragazzi di nazionalità egiziana sono stati aggrediti da circa 20 persone con il volto coperto e armati di spranghe e bastoni. Due dei 4 egiziani, ospiti di una comunità di accoglienza cittadina, sono riusciti a scappare rifugiandosi in alcune attività commerciali vicine.
La sorte non è stata benevola invece per gli altri due ragazzi che sono stati brutalmente picchiati, tanto da aver bisogno dell’intervento di un’ambulanza del 118 che li ha trasportati al locale nosocomio dove, a causa delle ferite riportate, sono stati necessari diversi punti di sutura.
Sull’accaduto indagano le forze dell’ordine: questo triste episodio avviene a distanza di una settimana da quanto successo a un diciottenne aggredito per due giorni di seguito per il suo orientamento sessuale.
“Dobbiamo dare una risposta immediata, perché non si può restare immobili davanti a questo crescendo di violenza” – ha commentato la consigliera del M5S e delegata alle Politiche Culturali, Grazia Di Bari.
“Serve sicuramente una maggiore dotazione dell’organico delle forze dell’ordine, ma è necessario che le istituzioni assieme al mondo della scuola e alle associazioni lavorino puntando sulle politiche culturali per dare un futuro diverso alla città.
Alla luce di quanto sta succedendo auspico che vengano calendarizzate al più presto le audizioni richieste in Commissione regionale antimafia sulla sicurezza ad Andria, del capo della Procura di Trani, Renato Nitti, che in questi giorni ha lanciato l’ennesimo allarme sulla situazione criminale nella Provincia Bat, e della sindaca di Andria, Giovanna Bruno.
In quella occasione capiremo come poter intervenire nell’ambito nelle nostre competenze per poter supportare sindaci e forze dell’ordine che tutti i giorni sono in prima linea. Dobbiamo coinvolgere l’intera città, perché nessuno deve poter pensare che questi episodi non lo riguardino. La reazione deve essere di tutta la comunità” – conclude Di Bari.