1923 – 2023: un traguardo invidiabile quello di nonna Brigida Paparusso, che venerdì 27 ottobre, alla presenza di oltre 50 tra parenti e cariche istituzionali, ha festeggiato senza mai smettere di sorridere, il suo ingresso tra gli ultracentenari della città di Andria.
Un sorriso sincero ed emozionato quella di nonna Brigida, che tra gioie e dolori, da origine ad un albero genealogico di 8 figli, 17 nipoti e 27 pronipoti.
Nata e vissuta nel quartiere di Piazza Municipio, Brigida incontra Matteo Cannone tornato indenne dalla prigionia mentre prestava servizio durante il II conflitto mondiale, e che sposerà nel novembre del 1947.
Poi la perdita del primo figlio per una varicella dopo soli 6 mesi dalla nascita.
Brigida e Matteo si stringono nel loro dolore, e senza darsi per vinti mettono al mondo altri 7 figli: Maria, Felicetta, Nicola, Rosa, Lina, Sabina e Giuseppe.
Tra alti e bassi, la vita prosegue fino al 1985, quando per una cirrosi epatica Matteo, nel frattempo diventato custode dello storico Macello di via Canosa, viene a mancare.
Brigida non si da per vinta, e continua a tenere unità la sua famiglia, che 1989 perde una nipotina – Brigida – di soli 6 anni per una leucemia e nel 2015 la figlia maggiore Maria all’età di 66 anni.
A celebrare il prestigioso traguardo oltre al consigliere comunale Mirko Malcangi, la sindaca di Andria Giovanna Bruno, a cui Nonna Brigida ha voluto donare uno dei suoi ricordi più cari:
decine di lettere dal fronte inviate da suo marito Matteo alla famiglia durante i momenti più duri della prigionia, perfettamente intatte e custodite gelosamente.
