La piazzetta posta a metà strada di via Salita ai Mulini in zona Castello a Canosa, nel tratto piano posto in cima alla scalinata di suddetta via, sarà intitolata alle vittime del bombardamento del 6 novembre 1943. E’ questo quanto deciso dalla Giunta comunale lo scorso 6 ottobre dopo aver accolto le indicazioni della Commissione Toponomastica.
La piazzetta di via Salita ai Mulini è il luogo simbolo della strage del 6 novembre del 1943. Qui vivevano e vi erano le abitazioni, rase al suolo, di una delle famiglie più devastate in quella notte: la famiglia Valentino. Le loro case vennero completamente distrutte e otto componenti della famiglia, tra cui donne e bambini, persero la vita.
E’ qui che è posto il cippo e una lapide che ricordano il triste evento bellico del 6 novembre del 1943 a Canosa quando, in seguito ad un’azione militare tedesca, una cosiddetta “azione di disturbo”, un aereo sganciò sulla città almeno sei bombe che causarono quasi sessanta vittime.
La richiesta dell’intitolazione era stata avanzata dal “Comitato spontaneo per la memoria della strage del 6 novembre 1943”, presieduto da don Carmine Catalano, parroco della Chiesa di san Francesco e San Biagio, dal giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno Paolo Pinnelli e formato dai rappresentanti di tutte le Associazioni d’Arma della città e associazioni quali Pro Loco Unpli, Misericordia e Società di Storia Patria.
Ad essere coinvolti, in occasione dell’80°anniversario, saranno anche gli studenti del Liceo Scientifico “Enrico Fermi”, dell’I.I.S.S. “Einaudi” e dell’ I.I.S.S. Leontine e Giuseppe De Nittis che il 4 novembre avranno modo di conoscere ancor più da vicino cosa accadde in quella tragica e triste notte attraverso la testimonianza di Paolo Pinnelli.
«Nell’80° anniversario della tragedia, l’intitolazione di quella piazza – spiegano Don Carmine Catalano e Paolo Pinnelli – rende onore al sacrificio dei nostri concittadini e consegna alle future generazioni un segno concreto di imperitura memoria di una strage per troppo tempo dimenticata e avvolta da dubbi e misteri che oggi non hanno più motivo di essere.
Quella senza più dubbi fu una vera e propria strage di innocenti messa a segno con una modalità cruenta: un’azione di guerra apparentemente inspiegabile ma oggi così tristemente attuale. Ringraziamo l’Amministrazione Comunale per la sensibilità dimostrata soprattutto in questo anno che coincide con l’80° anniversario di quella terribile vicenda».
«Questa – spiega l’Assessore alla Cultura Cristina Saccinto – è una tappa di un percorso che ha avuto inizio lo scorso 22 giugno quando in sede di Consiglio Comunale abbiamo deliberato la richiesta di riconoscimento alla Presidenza della Repubblica della Medaglia d’Oro al Valore Militare in onore delle vittime del bombardamento avvenuto il novembre 1943.
La nostra storia va preservata ed è anche per questo che lo scorso 27 gennaio, presso l’Aula Consiliare del nostro Comune, in occasione della “Giornata della Memoria”, abbiamo avuto il piacere e l’onore di ricevere Savino Valentino, 90enne superstite di quella tragedia.
Grazie anche alla sua testimonianza e alla collaborazione preziosa di Paolo Pinnelli e del “Comitato spontaneo per la memoria della strage del 6 novembre 1943” è stato possibile divulgare in tutte le sedi possibili la conoscenza di quanto realmente accaduto in quella circostanza».