“Francamente ho trovato sconcertante – dichiara il consigliere regionale e coordinatore provinciale BR di Fratelli d’Italia, Luigi Caroli – che oggi in assenza in aula del presidente Emiliano a rispondere all’interrogazione del collega Pagliaro fosse un’altra collega, consigliere del Movimento 5 Stelle, Grazia Di Bari, che insieme a un altro consigliere, Stefano Lacatena, si ‘fregiano’ del titolo di ‘consiglieri delegati’: una alla Cultura e uno all’Urbanistica.”
Di fatto assessori senza portafoglio e assessorato, ma che il presidente Emiliano coinvolge anche nell’attività della Giunta.
“Ora se nell’ambito dell’Amministrazione regionale – continua Caroli – ormai siamo abituati a vedere tutto e il contrario di tutto, nella sede del Consiglio regionale ci aspettavamo un rigore istituzionale più attinente all’ente: nello Statuto della Regione non vi è la figura del consigliere delegato, né tanto meno questo pu? quindi parlare a nome del Governo. In questo caso a nome del presidente Emiliano, che detiene delega assessorile alla Cultura.
Per questo quando il vicepresidente del Consiglio, Cristian Casili (anche lui del M5S), ha dato la parola al consigliere ‘delegato’ Di Bari mi sono detto contrario, perché veniva meno il rispetto istituzionale verso l’aula facendo parlare per il Governo una persona che non titolo a farlo.
“E’ chiaro nulla contro i colleghi Di Bari o Lacatena, ma Emiliano se non è soddisfatto dei suoi assessori, invece, che togliere deleghe e nominare consiglieri delegati che non esistono di fatto, li nomini direttamente assessori al posto di chi ritiene incapace.”