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venerdì, 27 Settembre 2024
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Trani – Oikos: La nuova pubblica illuminazione peggiore e a macchia di leopardo

Chiediamo al sindaco un intervento immediato sul gestore perché l’illuminamento delle zone in cui è avvenuta la sostituzione delle lampade torni a rispondere ai criteri di sicurezza, fruibilità e socialità."

A Trani, con la dismissione da parte di AMET del servizio di pubblica illuminazione (sostenuto sin dal 1908), per volere dell’Amministrazione comunale attraverso l’adesione alla convenzione CONSIP e l’affidamento alla City Green Light Srl, sta avvenendo la sostituzione dei corpi illuminanti posizionati sulle palificazioni esistenti e sulle linee aeree installate dalla ex municipalizzata la cui distanza era stata appositamente calcolata per una ottimale e uniforme illuminazione della città.

“La conseguenza più immediata – fa sapere l’associazione Cittadinanza Attiva OIKOS Traniè che il raggio di luce dei corpi illuminanti, combinato anche ad un wattaggio estremamente al limite delle norme di illuminotecnica sta generando una notevole riduzione complessiva di illuminamento delle strade e delle aree urbane a macchia di leopardo, passando da una illuminazione più omogenea ad una con ampi tratti più bui e piccoli zone più rischiarate, certamente non conciliabili con le esigenze di sicurezza di pedoni, della circolazione veicolare e della vivibilità.

“La City Green Light Srl – continuano da Oikos – avrebbe dovuto quanto meno mantenere il livello di soddisfazione e di illuminamento della città; invece, ci ritroviamo a dover constatare un sensibile peggioramento del servizio, pur pagato profumatamente per tutta la durata del contratto dal Comune con il denaro dei cittadini che avrebbero visto volentieri ricapitalizzato e rilanciato quel patrimonio storico e produttivo che fu AMET Trani.

A questo proposito una chiosa significativa a margine della circostanza del forzato esproprio a carico di AMET Trani del ramo di azienda di che trattasi: risulta che i tecnici della municipalizzata tranese avevano sperimentato e installato in alcune strade della città corpi illuminanti, tuttora in esercizio, con l’innovativo sistema delle armature a led in sostituzione delle vecchie lampade arancioni a vapori di sodio, mantenendo lo stesso grado di illuminamento attraverso lampade certificate, di potenza oltremodo dimezzate rispetto alle vecchie e ben proporzionate sui punti luce esistenti che garantiscono una tonalità e temperatura di colore più gradevoli e meno “fredde” di quelle in corso di installazione.

È evidente che la cultura dell’illuminamento urbano è sempre stato un fiore all’occhiello della nostra città che già nel 1811 emanò un bando per il primo impianto di pubblica illuminazione alimentato ad olio e che più recentemente era stata segnalata come una delle città europee meglio illuminate.

Chiediamo al sindaco un intervento immediato sul gestore perché l’illuminamento delle zone in cui è avvenuta la sostituzione delle lampade torni a rispondere ai criteri di sicurezza, fruibilità e socialità.”

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