Ciò che è andato in scena giovedì 7 settembre 2023 al CPIA BAT Gino Strada di Andria è un’opera psichedelica, onirica, eppure terribilmente reale.
“Robe dell’altro mondo (cronache di una invasione aliena)”, portato in scena da Carrozzeria Orfeo in collaborazione con Le Canaglie, narra di un futuro distopico dove la crisi economica, il razzismo, il sessismo e la paura del vicino, se non addirittura del futuro stesso, la fanno da padrona. In questo scenario apocalittico sbarcano gli alieni, atterrati sulla Terra a riportare speranza agli esseri umani vittima di se stessi ed in particolar modo della spirale del potere, politico e religioso.
Gli alieni riescono a far avverare persino i sogni della gente, diventano popolari per tutto il pianeta… ma le autorità non stanno di certo a guardare e cercano di frenare questa ondata di gioia e ottimismo venutasi a creare.
La Carrozzeria Orfeo e le Canaglie propongono per il Festival Castel dei Mondi 2023 un’opera che sembra una sorta di congiunzione tra film (d’animazione), opera teatrale e fumetto, con due attori che disegnano magnificamente tra una scena e l’altra. Sul palco gli attori recitano con una maschera, sia per entrare meglio nel personaggio, ma anche per mostrare le maschere che indossiamo ogni giorno, maschere volutamente grottesche a sottolineare le mostruosità che facciamo uscire nella vita di tutti i giorni.
Lo spettacolo non risparmia nessuno, dal papa che percepisce gli alieni come minaccia al suo potere religioso, al ministro che non è affatto contento della ventata di felicità che hanno portato gli alieni e che cerca di utilizzare i media per dipingerli come bugiardi e spregevoli assassini, fino al finale che è un vero e proprio cazzotto nello stomaco per tutti noi.
Musiche elettroniche minimali, recitazione con maschere e dialoghi a tratti comici, nonostante la drammaticità della storia, disegni davvero incantevoli, considerando anche l’aver dovuto dipingerli dal vivo e persino in coppia… Robe dell’altro mondo (cronache di una invasione aliena) è certamente una delle opere più belle viste al festival di quest’anno, sicuramente tra le più sperimentali e merita un sonoro applauso anche per le tematiche sociali che mette in rilievo, tra la coppia di anziani usciti di chiesa e che diventa più aggressiva e pericolosa di tutte le altre, un ministro che tenta di fermare il fenomeno alieni ed una parità sociale che resta sempre una chimera.