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venerdì, 27 Dicembre 2024
HomeAttualitàAndria – Donazione multiorgano al Bonomo: ancora un gesto di grande generosità

Andria – Donazione multiorgano al Bonomo: ancora un gesto di grande generosità

Una donna di 59 anni di Trinitapoli ha donato il fegato, il cuore, i reni, i polmoni e le cornee

Ancora un gesto di grande generosità ad Andria. Una donna di 59 anni di Trinitapoli ha donato il fegato, il cuore, i reni, i polmoni e le cornee. Nelle sale operatorie dell’ospedale Bonomo di Andria, dirette dal dottor Nicola Di Venosa, cinque equipe chirurgiche si sono alternate nell’arco di trenta ore: il fegato è stato prelevato dall’equipe dell’ospedale Cardarelli di Napoli, il cuore è stato prelevato dai cardiochirurghi del Policlinico di Bari, i reni dai nefrologi del Policlinico di Foggia, i polmoni dall’equipe del Policlinico di Padova mentre le cornee sono state prelevate dal dottor Dimastrogiovanni del gruppo di oculisti di Andria e sono state trasferite alla banca degli occhi di Mestre.

La donna, che lascia un marito e tre figli, aveva espresso il suo desiderio di donare gli organi durante il rinnovo della carta di identità.

“E’ la nostra undicesima donazione dall’inizio dell’anno – racconta Giuseppe Vitobello, coordinatore donazione nella Asl Bt – la più lunga e la più complicata. Devo ringrazione la famiglia che, al di là della scelta espressa dalla donatrice, ha sostenuto la volontà di regalare vita in un momento drammatico di profondo dolore.

E devo ringraziare i tanti colleghi che sono intervenuti: questa volta sono stati necessari esami aggiuntivi che hanno coinvolto anche la medicina trasfusionale e l’Ematologia di Barletta. Le donazioni sono un atto complesso e richiedono l’intervento diretto di professionalità diverse: a tutti va il mio ringraziamento”. 

“Il nostro pensiero e la nostra vicinanza va alla famiglia della donna – dice Tiziana Dimatteo, Direttrice Generale Asl Bt – sappiamo che il loro dolore è inconsolabile, ma la donazione degli organi è sinonimo di speranza e di rinascita per i tanti che oggi hanno ricevuto una seconda possibilità. La macchina organizzativa che sostiene le donazione degli organi anche questa volta ha dato grande dimostrazione di efficienza e altissima professionalità”. 

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