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giovedì, 27 Febbraio 2025
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Andria – Impianto ripetitore di telefonia in Via Pericle: amministrazione al lavoro

Barchetta (FdI): "La parola d’ordine per l’Amministrazione Bruno è nascondere le proprie responsabilità e quindi cercare di interessarsi del problema dopo che lo stesso Ente ha dato l’autorizzazione all’installazione"

I settori Suap e ambiente del Comune di Andria, su input del sindaco, si sono immediatamente mobilitati per gestire la questione legata all’insorgente realizzazione di un’antenna/ripetitore in zona via Pericle, a pochissima distanza da un abitato esteso nonché di una scuola dell’infanzia posta in zona via Catullo, a pochi metri dal luogo scelto dal gestore che sta intervenendo e che sarà convocato a brevissimo per verificare la procedura e valutare opzioni alternative e più congeniali allo stato dei luoghi e alle esigenze dei residenti della zona.

“Ho dato la immediatamente incarico ai settori preposti di fare ogni e più opportuno approfondimento. Siamo consapevoli della normativa nazionale sovraordinata in materia, ma siamo altrettanto determinati nel tentare di perseguire strade possibili all’individuazione di soluzioni che contemperino le esigenze di tutti, partendo dalla tutela del diritto alla salute”.

Tanto ha dichiarato il sindaco che si sta occupando direttamente della vicenda, con l’ausilio degli assessori incaricati.

A riguardo è intervenuto il Capogruppo di Fratelli d’Italia al Comune di Andria, Andrea Barchetta:
«Altro giro altra corsa. Stavolta sono i residenti della zona di via Pericle ad essere oggetto delle scelleratezze dell’Amministrazione di Giovanna Bruno che, pur avendo un Regolamento Comunale di Installazione degli Impianti di Telefonia approvato nel 2016, continua a rilasciare autorizzazioni, anche con silenzio assenso, a discapito di cittadini andriesi da via Bruno Buozzi a via Scipione fino, da ultimo, a via Pericle. Quale sarà il prossimo quartiere malcapitato?

Tutto d’un tratto sembrano sparire i problemi tanto richiamati del piano di riequilibrio, perché nel rispetto del citato Regolamento andrebbe data priorità agli stabili comunali e quindi i rilevanti canoni di affitto potrebbero rientrare nelle casse del Comune e così si garantirebbero anche il numero e la presenza delle stesse antenne che non possono spuntare come funghi anche negli stessi quartieri.

All’improvviso si sono dileguati tutti gli ambientalisti della scorsa settimana che dovrebbero per primi lanciare l’allarme e fare da monito a questa situazione che nei mesi continua a peggiorare, nonostante futili tavoli tecnici che si concludono in nulla di fatto.

Naturalmente la parola d’ordine per l’Amministrazione Bruno è nascondere le proprie responsabilità e quindi cercare di interessarsi del problema dopo che lo stesso Ente ha dato l’autorizzazione all’installazione. Già da anni denunciamo questa situazione ed a testimoniarlo ci sono, non solo note stampa, ma interpellanze con risposte in aula a cui l’Assessore non ha mai risposto con chiarezza.

In conclusione e in attesa di vedere come si risolverà questa vicenda non possiamo che chiederci se una Amministrazione, quella di Giovanna Bruno, che non è in grado di rispettare un suo stesso Regolamento utile alla tutela della salute dei cittadini, può poi pretende di dare lezioni di legalità.

Attendiamo qualche spiegazione perché una città vivibile ed a misura di bambino non passa da qualche manifestazione ma cresce con il rispetto dell’ambiente e dei cittadini», conclude il capogruppo di FdI.

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