La crescita del gioco pubblico negli ultimi anni è sotto gli occhi di tutti. Una crescita di utenti e di appassionati, di numeri, di soluzioni tecnologiche. Una crescita, in particolare, del ruolo che svolge nel vasto panorama economico italiano.
“Il gioco pubblico è infatti una voce importante del bilancio nazionale – ci spiegano dalla redazione di ItalCasino – basti pensare che ogni anno il gettito erariale nelle casse dello Stato è di oltre 11 miliardi di euro. Fondi che possono essere investiti in diverse attività pubbliche”. Entrando nel dettaglio dei numeri, infatti, il gioco pubblico nel 2022 ha raccolto qualcosa come 136 miliardi di euro, andando così a rappresentare un settore strategico per il nostro Paese e per la crescita del Prodotto Interno Lordo.
È dello stesso avviso Geronimo Cardia, presidente di Acadi, l’Associazione dei Concessionari di Giochi pubblici, che in questa intervista ha messo l’accento sull’importanza della presenza del gioco pubblico sul territorio anche in termini di contrasto al gioco illegale. “Il settore del gambling pubblico, infatti, è il più grande strumento di prevenzione e di contrasto alle attività criminali – continuano da ItalCasino – che da tempo provano a intromettersi nel mondo delle scommesse e dell’azzardo”.
Un contributo, dicevamo, che è anche in termini occupazionali: sono oltre 150 mila gli italiani che trovano lavoro nel mondo del gambling, divisi nei settori del retail, in quello distributivo e infine in quello tecnologico.
“Senza calcolare poi l’impatto che il gioco online sta avendo sulla nascita delle nuove occupazioni – concludono gli esperti di ItalCasino – le software house che creano casinò e slot digitali sono infatti alla continua ricerca di figure professionali nuove, altamente specializzate e con precise competenze informatiche”.
Un settore virtuoso, insomma, che offre un contributo importantissimo a tutto il welfare italiano. Basti pensare che la ricchezza complessiva generata dal gambling è stata valutata in 2 miliardi e 500 milioni di euro. Un giro d’affari che riesce a finanziare la spesa pubblica e anche molti strumenti di protezione sociale che senza il gioco pubblico rimarrebbero privi di risorse. È da qui, insomma, che si deve partire per ridare al comparto la centralità che merita, anche dal punto di vista normativo e legislativo.
