Sembrava fosse ormai un argomento appartenente al passato e che, si pensava (o forse si sperava), non tornasse più a far parlare di sé. L’allarme, infatti, scoppiò la scorsa estate, quando centinaia di esercizi commerciali o imprenditori locali di tutta Italia, e soprattutto della Bat, denunciavano quotidianamente l’arrivo di bollette di luce o gas con cifre esorbitanti da pagare.
Il caso più eclatante a Barletta dove, il proprietario di un noto locale in centro, si vide recapitare una bolletta da oltre 12mila euro riferita ad un solo mese. Per di più, senza possibilità di rateizzazione. Una mazzata tremenda.
Da quel momento l’intera provincia Bat si mobilitò con proteste, manifestazioni, partecipazioni a programmi televisivi, contro un incubo durato parecchi mesi e che mise in ginocchio intere famiglie, grandi imprese e piccole attività commerciali. Molte infatti furono costrette addirittura a chiudere e a licenziare tutti i dipendenti, lasciando “in mezzo alla strada” centinaia di giovani e ragazzi.
Poi nel 2023 gli interventi del Governo contro il caro energia, hanno stemperato la grave situazione, facendo tornare “a respirare” molte aziende, agevolando anche i cittadini più svantaggiati e riducendo drasticamente le spese sulle bollette di elettricità e gas naturale. Anche i gestori di energia elettrica hanno cominciato ad abbassare le tariffe in un mercato che ha visto il valore del PUN (Prezzo Unico Nazionale) sempre più in discesa.
Fino a qualche giorno fa, quando l’incubo è tornato, facendo sobbalzare dal divano un imprenditore andriese. Il postino infatti gli ha recapitato una lettera contenente la bolletta della luce, una bolletta da capogiro. Non ha potuto credere ai suoi occhi quando ha visto la cifra che il suo fornitore di elettricità richiedeva: oltre 34.000 euro!
Una somma mai vista per la sua attività, un ristorante in pieno centro ad Andria, avviato ormai da decenni. Da sempre, infatti, l’utente andriese è stato abituato a pagare intorno ai 800 euro mensili per quanto riguarda la corrente elettrica, e mai si sarebbe immaginato un giorno di ricevere una cifra simile.
Tra l’altro, i 34.528,23 euro impressi in nero sulla bolletta, si riferiscono, secondo il suo fornitore, ad un conguaglio calcolato su 6 mesi di bollette GIA’ PAGATE.
Un brusco ritorno al passato, quindi, che se fosse confermato, significherebbe chiusura della storica attività del ristoratore e nuovo incubo per tutti i commercianti locali che, dopo aver pagato regolarmente tutte le bollette, rischiano di trovare l’amara sorpresa dietro l’angolo.
La speranza quindi è in un errore di calcolo del gestore e che la situazione si risolva al più presto, con l’augurio che, nel frattempo, l’ente non ricorra a provvedimenti che danneggino ulteriormente l’esercente.