Creatività, formazione, conoscenza: sono queste le coordinate che hanno scandito le attività del DUC – Distretti Urbani del Commercio, all’Officina San Domenico di Andria, lo scorso fine settimana, nell’evento “Sottocasa – A portata di mano”.
Ad unire tutte le attività il concetto di “prossimità”, che ha permesso di raccontare il futuro (incerto) ma anche il presente (difficile) dei negozi di vicinato. Quelli, cioè, che rappresentano la vera anima del commercio urbano.
Con l’aiuto di esperti e di formatori, l’amministrazione comunale di Andria e la Confesercenti Bat sezione di Andria hanno voluto raccontare il mondo della piccola media impresa, degli esercenti pubblici, dei piccoli imprenditori; per riflettere su come il commercio di vicinato abbia aiutato la città a resistere durante il periodo del COVID, ma altresì per immaginare insieme il futuro, creando rete, facendo marketing e formazione e aiutando i cittadini, le imprese e ogni altro soggetto associativo a conoscersi e conoscere il proprio territorio.
Si è trattato del primo evento di animazione, formazione e comunicazione, una delle attività previste dal progetto del 1° Bando DUC a carico di Confesercenti che consegnerà nelle prossime settimane all’Amministrazione Brunola bozza del Documento Strategico del Commercio.
Nella giornata di sabato 13 maggio è stato inaugurato lo Sportello Informativo per i corsi di formazione a cura di Confesercenti. Si tratta di ben otto corsi formativi, gratuiti, i cui docenti hanno illustrato finalità, obiettivi e modalità della formazione: inglese; web marketing; tecniche di vendita e finanza agevolata; ambiente; sicurezza sul lavoro e primo soccorso; difesa personale e self control; responsabilità tecnico-giuridiche legate ai pubblici esercizi; consumo etico.
Corsi pensati per aiutare gli esercenti a migliorare il proprio approccio sia all’attività commerciale che al rapporto con il cliente e con gli enti pubblici. A tal proposito Confesercenti ricorda a tutti i pubblici esercenti che le iscrizioni sono aperte fino al prossimo 30 maggio (sulle pagine social di Sottocasa tutte le info necessarie).
Ad attrarre grandi e piccini, la perfomance musicale di Maurizio Capone, musicista napoletano che realizza strumenti con materiali di riciclo. Già famoso per le sue ospitate nei programmi nazionali, da Sanremo a Viva Rai2 di Fiorello, Capone ha incuriosito il pubblico con le sue “trovate” musicali a dir poco geniali, che sono frutto da una parte del caso dall’altro dello studio della fisica, con una filosofia alla base: produrre sempre meno rifiuti e quelli che ci sono proviamo a dar loro nuova vita.
“Come suona il Caos” ha rappresentato un incontro a metà tra performance e laboratorio sempre ecosostenibile ed educativo. In contemporanea Delta Esse ha curato il laboratorio sulla Birra. In serata la musica di ElMaximo Del Sur.
Domenica 14 maggio, giornata di punta dell’evento. Dalla passeggiata turistica al mattino, al momento istituzionale di confronto, il momento clou è stato la presentazione del libro di Dario Casalini dal titolo “Vestire Buono, Pulito, Giusto. La rivoluzione della moda sostenibile”. Casalini, già professore di Diritto pubblico, oggi è imprenditore nel settore tessile con i marchi di maglieria Oscalito e Natyoural e fondatore della rete Slow Fiber.
Come ha raccontato durante il talk, la sua opera è una critica al sistema globale del tessile e della moda che sta contribuendo in maniera sensibile, proprio come il sistema alimentare, a minare gli equilibri del pianeta e la vita delle persone che lo abitano. L’autore ha invitato il consumatore a diffidare di capi venduti a prezzi insensati, imparando a riconoscere il valore aggiunto della durevolezza dei capi, sostenendo in prima persona la circolarità del sistema e il benessere dell’uomo.
“Vestirsi è un bisogno fondamentale dell’uomo ed è anche la sua più immediata manifestazione esteriore nel rapporto con gli altri – ha detto -. Il bello non è solo un’affermazione individualistica di sé, ma è una forma di esercizio del diritto alla felicità che richiede il rispetto dei diritti altrui e la salvaguardia dell’ambiente e della natura che ci ospitano.
Il bello è quindi legato al sano, al pulito, al giusto, al durevole, quali caratteristiche di sostenibilità della filiera tessile attraverso la quale è realizzato l’abito che indossiamo”. Domenica mattina, invece, Nicola Fattibene di Slow Food Condotta Castel Del Monte ha riflettuto insieme a consumatori e commercianti di educazione alimentare con un focus sulle farine e sull’olio; al pomeriggio quello sul Vino, a cura di ViguLa giornata si è, poi, conclusa con lo spettacolo teatrale dell’attore andriese Nicola Conversano dal titolo “L’Albero”..