Presentato dall’Amministrazione comunale il Progetto “Assistenti di quartiere” proposto dall’associazione “Ambulatorio Popolare” di Barletta e rientrante nei Progetti Utili alla Collettività (PUC) che vedono coinvolti in maniera attiva i beneficiari di Reddito di Cittadinanza (RdC) residenti nel Comune di Barletta che hanno sottoscritto il Patto per l’inclusione sociale o per il lavoro.
Alla conferenza erano presenti il Sindaco Cosimo Cannito, l’Assessore alle politiche sociali Rosaria Mirabello e il responsabile dell’Ambulatorio Popolare Cosimo Matteucci.
Di fatto il progetto, che si fonda sul principio di Comunità solidale, vede l’impegno dei soggetti individuati in servizi a bassa soglia consistenti in aiuto e sostegno a persone in difficoltà o a rischio di isolamento, nello specifico anziani, disabili e persone con problemi di deambulazione e, più in generale, soggetti fragili.
I servizi, completamente gratuiti, consistono in interventi assistenziali quali il recapito della spesa, la realizzazione di momenti di svago (lettura libri, conversazioni), l’accompagnamento in passeggiate o per il disbrigo di commissioni quotidiane, il supporto alla mobilità di persone con difficoltà motorie.
Il Settore dei Servizi sociali, in stretta collaborazione con il Centro dell’Impiego, procederà a reperire i beneficiari di Reddito di Cittadinanza da destinare a tale progetto così come previsto dalla normativa.
“Le finalità di provvedimenti come l’assistente di quartiere – ha dichiarato il Sindaco Cannito – sono rivolte alle fasce più deboli della cittadinanza. Il sostegno a chi vive una fase di particolare bisogno è per noi un dovere imperativo tanto che, come è noto, rientra in modo corposo nelle linee di mandato dell’Amministrazione.
Il mio pensiero va in particolare agli anziani dei quali recentemente in Consiglio comunale ho detto che muoiono più di solitudine che di malattia. Progetti come quello presentato oggi tendono a lenire la loro solitudine e facilitano uno scambio reciproco di esperienze che risulta utile anche alla crescita dei più giovani”.
“Con la promozione di questa tipologia di progetti – ha dichiarato l’Assessore alla Politiche sociali Rosaria Mirabello – l’Amministrazione intende superare una politica meramente assistenzialistica rafforzando, invece, i percorsi di inclusione e autodeterminazione, di lotta all’emarginazione e di promozione di una cittadinanza concretamente attiva”.