Parte la raccolta della Cipolla Bianca di Margherita Igp, pronta per essere gustata. L’eccellenza pugliese sarà sul mercato fino ai primi giorni di agosto.
«La scarsità di piogge nei mesi scorsi ha causato una riduzione delle rese e dunque delle quantità prodotte – dice Giuseppe Castiglione, presidente del Consorzio di Valorizzazione e tutela della Cipolla Bianca di Margherita Igp –. La maggiore attenzione da parte degli operatori commerciali e l’offerta ridotta del prodotto potrebbe però determinare quest’anno un prezzo più remunerativo per i produttori. Le prospettive in questo senso sembrano orientate verso un cauto ottimismo.
Un traguardo importante per i produttori che, dopo anni di attesa e lavoro, vedrebbero riconoscere in questo modo il valore e la qualità della nostra cipolla. I segnali che cogliamo vanno nella direzione di una maggiore presenza della nostra cipolla sulle tavole dei consumatori italiani e soprattutto una migliore conoscenza delle sue caratteristiche in termini di dolcezza, succosità, croccantezza e tenerezza.
Va sottolineato – prosegue – che i nostri produttori impiegano tanto tempo, tanta cura delle piante e tanta fatica fisica per ottenere un prodotto di qualità, dato che tutta la lavorazione avviene con il lavoro manuale, tanto tempo e tanta cura delle piante. Il nostro Consorzio è impegnato in queste settimane in diverse parti d’Italia, al fine di supportare al meglio, con le nostre iniziative di promozione, questa eccellenza pugliese».
La Cipolla Bianca di Margherita Igp è disponibile presso la rete della grande distribuzione, i mercati generali, i fruttivendoli, in modalità sfusa, in cassette, in vertbag, in confezioni ecocompatibili e riciclabili al 100%.
La Cipolla Bianca di Margherita Igp viene prodotta non nel terreno, come di consueto accade, ma nelle sabbie del Mar Adriatico, a sud del Gargano, in una zona di elevato interesse ambientale, tutelata da una convenzione internazionale (Ramsar 1979), nei territori compresi tra Margherita di Savoia (Bat), Zapponeta (Fg) e Manfredonia (Fg). Al consorzio, riconosciuto nel 2016, partecipano venti aziende di piccoli produttori, due cooperative di produzione, quattro aziende di confezionamento.