Mentre a livello nazionale divampano incertezze e timori sui ritardi nella erogazione delle risorse del PNRR la nostra Città si prepara a ricevere quasi 2,5 milioni di euro, ottenuti grazie al finanziamento di tutti e 5 i progetti presentati per il bando dell’ex Ministero della Transizione Ecologica con l’ Avviso Pubblico PNRR M2C.1/1.1 relativo al “Miglioramento e meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani”.
Trani segna il miglior risultato rispetto a tutti i comuni limitrofi per numero di progetti finanziati e di risorse assegnate. Legambiente Trani da atto di come la conoscenza della materia, la passione e competenza investite nei pochi mesi in cui il suo attivista Pierluigi Colangelo ha ricoperto il ruolo di assessore all’Ambiente ed alla progettazione con Fondi Europei abbiano consentito di intercettare un’occasione unica per il potenziamento e il rinnovamento di impianti ed infrastrutture nel settore della gestione dei rifiuti.
Questi finanziamenti, se correttamente gestiti, porteranno grandi miglioramenti sui già lusinghieri livelli di raccolta differenziata, rendendo il sistema di raccolta e recupero più comodo per i cittadini, più efficace e più efficiente.
Nello specifico gli interventi consentiranno:
• La realizzazione del sistema informatico per l’identificazione puntuale della raccolta differenziata, quale metodologia già in parte predisposta da AMIU Trani e che si rivela strumento essenziale per il passaggio dalla tassa alla tariffa basata sui reali quantitativi di rifiuti prodotti dalle singole utenze;
• La realizzazione di un secondo CCR (Isola Ecologica Permanente) che si aggiungerà a quella di via dei Finanzieri;
• L’installazione di distributori automatici per la distribuzione delle buste per la raccolta differenziata;
• L’installazione di ecocompatattori per lattine, plastica e vetro quale importante supporto per la riduzione volumetrica dei rifiuti prodotti, in particolare dalle attività commerciali;
• La realizzazione di un innovativo Centro per il Recupero e Riuso dei materiali che verrà abbinato alla nuova isola ecologica, e che si immagina quale spazio dedicato alla riparazione e smontaggio di elettrodomestici e ingombranti, che permetterà di concedere una “seconda vita” ai tanti oggetti che finiscono nelle discariche, ma che potrebbero invece essere salvati generando un circuito virtuoso di micro economia e valorizzazione del lavoro artigiano.
Tali finanziamenti si collocano nel solco di una visione “sostenibile” della città coerentemente con le linee programmatiche del Green Deal europeo che impone una tabella di marcia indirizzata verso un’economia circolare e climaticamente neutrale, resiliente, competitiva e sicura. Per Trani sarà ora importante impiegare efficacemente le risorse ricevute quale ulteriore disegno della gestione dei rifiuti urbani nel nostro paese e fattore di sviluppo per pratiche e processi innovativi.
Non dimentichiamo che al momento dell’insediamento dell’assessore Colangelo mancavano pochi giorni alla scadenza dei bandi e che si sarebbero potute ottenere progettualità di ancor maggiore valore, se il precedente assessore all’ambiente avesse almeno avviato qualche lavoro di progettazione . Perciò ringraziamo anche il personale comunale che, con il suo lavoro che, in alcuni casi, è andato anche oltre gli obblighi contrattuali e nonostante chi all’interno della macchina amministrativa rallenti molte procedure, ha reso possibile questo importante risultato con tempistiche strettissime.
Come Legambiente vigileremo sulla fase attuativa dei progetti e come sempre saremo pronti a mettere al servizio del bene collettivo, il nostro tempo e le nostre professionalità.
Questo è uno dei tanti esempi di come molte cose potrebbero funzionare meglio nella nostra città se ci fosse una maggiore partecipazione attiva dei cittadini, se si valorizzasse di più la spinta etica pubblica del personale tecnico amministrativo e se la politica si ponesse come obiettivo una visione condivisa e integrata di contrasto alle disuguaglianze economiche, sociali e ambientali, mentre spesso invece è offuscata da clientelismi e tutele di interessi privati in contrasto con l’interesse collettivo