- Pubblicità -spot_img
lunedì, 23 Dicembre 2024
HomeAttualitàCinque miliardi di utenti connessi al mondo, ecco come internet ha cambiato...

Cinque miliardi di utenti connessi al mondo, ecco come internet ha cambiato l’intrattenimento

Sempre più connessi e sempre più social. Il trend che emerge sui nostri comportamenti è ormai consolidato e viene puntualmente confermato da diversi studi.

È ciò che si evince anche dal report Digital 2023 di We Are Social, che ha evidenziato dati interessanti in relazione al nostro rapporto con internet.

Il numero degli utenti che navigano nel web è cresciuto, seppure si sia ridotto il tempo che viene dedicato ad alcune attività online. Gli utenti connessi sono oggi più di 5 miliardi, corrispondenti a più del 64% della popolazione mondiale. Un aumento pari all’1,9% negli ultimi 12 mesi.

Cambiano anche le preferenze di fruizione e i dispositivi con cui ci si connette alla rete virtuale: su una popolazione mondiale di 8,01 miliardi di persone, sono 5,44 miliardi a utilizzare i telefoni cellulari, cioè il 68% della popolazione globale.

Variazioni emergono anche circa le preferenze degli utenti in ambito social. Complici, in questo caso, le trasformazioni che le piattaforme hanno avuto nel corso degli anni, che hanno dato il via a migrazioni fra un social e l’altro e addirittura l’abbandono totale da parte di alcuni.

Ad ogni modo, seppure la crescita nelle iscrizioni risulti rallentata, gli utenti attualmente registrati ai social media di tutto il mondo sono poco meno del 60% della popolazione terrestre, per un totale di 4,76 miliardi.

Fra le ragioni dell’utilizzo di internet, ai primi posti la ricerca di informazioni, mantenersi in contatto con amici e parenti e l’intrattenimento mediante video.

Importante anche la percentuale che si connette per giocare, pari al 30% su scala globale.

Una tendenza, questa, che si allinea a quanto sta avvenendo anche nella nostra penisola, secondo quanto emerge da altri dati recentemente esposti in occasione della fiera ENADA.

Nel 2022, la spesa degli italiani per il gioco pubblico è stata di 19,6 miliardi di euro: una crescita del 28% rispetto all’anno precedente e addirittura migliorativa anche rispetto al periodo pre-pandemico, che è il vero punto di riferimento.

E se il settore terrestre è in ripresa, è ancora l’online a dominare il mercato, grazie all’idillio internet-gaming che gli utenti hanno trovato nel biennio pandemico e che tuttora faticano ad abbandonare.

Il gioco online si è infatti proposto come alternativa quando non esisteva altra possibilità, cioè quando tutti i punti di gioco erano inaccessibili per via delle restrizioni sanitarie. Ma c’è da dire che ha saputo giocare bene le proprie carte e rendere la propria offerta appetibile sia per giocatori più esperti sia per i novizi del gioco a distanza. È riuscito, quindi, a coinvolgere ed appassionare anche la fetta di mercato più ostica e, passaggio ancora più importante, a fidelizzarla.

In questo arduo compito, lo strumento più efficace utilizzato è stato quello dei bonus alla registrazione nelle diverse varianti, che hanno permesso ai nuovi utenti di condurre prove gratuite dei giochi, di sperimentare i meccanismi delle piattaforme di gioco ancor prima di effettuare un deposito sul proprio bankroll e di compensare eventuali perdite grazie alle promozioni cashback.

Attraverso queste promozioni, il gioco a distanza ha dimostrato al nuovo pubblico tutte le sue potenzialità, scongiurando di esser visto come mero ripiego di quello fisico. E, almeno per il momento, possiamo dire che ha conquistato il campo di battaglia, convertendo utenti che non sono più ritornati alle precedenti abitudini.

Una storia già sentita questa, un meccanismo che abbiamo potuto vedere anche in altri settori. Quello dell’intrattenimento, dove a pagare il dazio più alto sono stati cinema e teatri.

Sono loro il corrispettivo delle sale da gioco del mondo del gambling, vittime delle più aspre restrizioni che hanno influito sugli spettacoli dal vivo anche per buona parte del 2022.

Nel frattempo, c’è chi ha pensato a riempire il vuoto rimasto. Sono infatti proliferate le piattaforme streaming e la concorrenza su film e serie TV è ormai spietata e continua a complicare le cose. Anche in questo caso, gli utenti si sono trovati di fronte al bivio di visionare immediatamente una pellicola sul grande schermo o di attendere un paio di mesi per averne la disponibilità con un clic sul telecomando. E sono ancora in parecchi a scegliere la seconda opzione, rendendo i cinema appetibili per una ristretta nicchia di appassionati.

Internet ha stravolto il nostro modo di intrattenerci e c’è da chiedersi quali saranno le evoluzioni future, visti i grandi numeri realizzati già in questo 2023. Se ci troveremo ancora a sgranocchiare pop-corn dentro una sala buia e a scambiare due chiacchiere fra una puntata e l’altra o se queste abitudini siano destinate a essere inglobate nell’universo virtuale del web.

- Pubblicità -spot_img
- Pubblicità -spot_img

ATTUALITA'

- Pubblicità -spot_img
- Pubblicità -
- Pubblicità -spot_img

Leggi anche

spot_img

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui