Associazione 21 e Archietica portano a Bisceglie il Festival Terminalia, appuntamento da giovedì 23 a domenica 26 febbraio nel centro storico. La partecipazione è libera e gratuita.
Il Festival Terminalia deriva da una festività dell’antica Roma dedicata a Jupiter Terminus, il Dio dei confini, e si svolgeva ogni 23 febbraio in coincidenza del termine dell’anno solare dell’epoca. Proprio giovedì 23 febbraio, con appuntamento alle ore 11.00 sul Torrione Sant’Angelo, prende avvio il Festival con ‘Walking around the wall’, performance di avvistamento dei luoghi con la partecipazione dei ragazzi della II A della scuola media Cesare Battisti.
“Il tema scelto per l’edizione biscegliese dei Terminali è ‘Mura e muri d’Europa’ – spiega Bernardo Bruno di Archietica -. Nella Roma antica il rispetto dei confini era talmente sacro da onorarlo con i Terminalia. I Romani avevano compreso che la stabilità dei limiti terrieri era l’unico modo per mantenere la pace tra i proprietari e nell’intera città. Ma cosa vuol dire oggi difendere un confine, alzare mura e muri di separazione? Il confine è un concetto superabile dal genere umano, tanto da immaginare un mondo armoniosamente pacifico, o una tale Idea è un principio necessario, innato e insuperabile dalle civiltà incapaci di coesistere su una Terra senza barriere?”.
Al centro del Festival, sabato 25 febbraio alle 18.30 nella chiesa di Santa Margherita, la tavola rotonda “Corpi, Confini, Architettura, Potere” con gli interventi di Bernardo Bruno (Archietica), Giacinto Cerviere (Vortex -A), Matteo Losapio (Associazione 21), Daniela Salerno (Archimisti), Gianfranco Todisco (Centro Studi Biscegliese).
A conclusione dei Terminalia, domenica 26 febbraio con partenza alle 10.30 dalla chiesa di Santa Margherita la passeggiata ‘peripatetica’ sulle mura della città. Un modo nuovo di conoscere la nostra storia e la nostra Bisceglie.
“Siamo felici di portare questa nuova esperienza a Bisceglie – concludono da Associazione 21 – e di aprire nuovi spazi di riflessione e confronto a partire dai confini e dai muri, fisici e non, che ci circondano”.