A poco più di una settimana dall’avvio dei saldi invernali, i commercianti biscegliesi tracciano un primissimo bilancio dell’andamento delle vendite e dell’interesse mostrato dagli acquirenti e potenziali tali circa i prodotti venduti a prezzi vantaggiosi.
«Rispetto all’anno scorso molto meglio, ma parliamo di un periodo, quello post natalizio 2021, di una recrudescenza dei casi Covid. Funzionano, non ci sono picchi, ma siamo in linea con gli anni precedenti al Covid», spiega Francesco Capurso de La Fiorente.
«Vanno a singhiozzo e non c’è stato il boom che ci si poteva aspettare. L’entusiasmo verso i saldi è stato spento dal black friday e dal Natale. Va sottolineato che è stato un ottimo dicembre, ma dopo due anni difficili l’auspicio era quello di una maggiore affluenza. L’offerta ormai è tanta e occorre tenere sempre vivo l’interesse dei clienti. Non ci lamentiamo, ma niente picchi», racconta la titolare di un negozio di abbigliamento in centro.
«Non sono completamente partiti come si desiderava: probabilmente le cause sono molteplici e forse da imputare alla contrazione dei consumi derivante all’aumento dei costi, il tempo inclemente. Tutto concorre negativamente. Siamo fiduciosi per il prosieguo ma c’è da dire che i saldi non sono più quelli di tempo fa. Ormai siamo in periodo di saldi già da novembre con i black Friday, le black week e così via e quindi in periodo di saldi ufficiali non c’è da aspettarsi molto in termini di risultati», sostiene Piero Acquaviva, Pink Pool.
«I saldi stanno procedendo bene e si riscontrano andamenti differenti in base alla tipologia di prodotti che si vendono – spiega Leo Carriera, presidente Confcommercio Bisceglie – È innegabile che non si avvertano grandi slanci, ma dopo due anni durissimi di chiusure e restrizioni si tratta di dati incoraggianti e che garantiscono respiro.
Invito ovviamente tutte le attività a osservare sempre e strettamente le direttive che regolamentano i saldi, direttive che, come da più parti già richiesto, dovrebbero essere ridiscusse e riconsiderate alla luce dei tempi del commercio che sono cambiate velocemente nel corso degli ultimi anni. Occorre ascoltare i commercianti che quotidianamente vivono in maniera decisamente più ravvicinata questi cambiamenti», conclude il presidente Carriera.