“Piena soddisfazione nel constatare che il malessere diffuso negli ultimi anni non trova indifferente il governo che, al contrario, sta dimostrando di aver inteso il profondo, necessario e urgente bisogno di supporto psicologico chiesto a gran voce da tutti, soprattutto dai giovanissimi”.
È il commento di Vincenzo Gesualdo, psicologo, psicoterapeuta e Direttore dell’Accademia di psicoterapia della famiglia sede di Bari, in merito all’emendamento che prevede la conferma del del bonus psicologo per il 2023.
L’emendamento alla manovra, approvato dalla commissione Bilancio della Camera, prevede che il sostegno venga reso permanente anche per gli anni dal 2024 in poi, e la cifra massima che si può ricevere passi da 600 a 1500 euro.
“Il fondo va rimpinguato ma è un grande risultato, una risposta concreta alla sempre più crescente richiesta di sostegno” spiega Gesualdo. “Investire nel benessere psicologico è la dimostrazione che si sta andando verso la strada giusta”.
Le risorse stanziate ammontano a cinque milioni di euro per il 2023 e otto milioni di euro a decorrere dal 2024. Confermato il tetto Isee a 50mila euro per ricevere il contributo. Per l’anno in corso le risorse ammontavano a 25 milioni di euro.
Lo psicologo pone l’attenzione sulla fascia di popolazione che ha più sofferto: “In questi ultimi anni sono emerse con durezza tutte le fragilità dell’individuo. Le vere vittime del distanziamento sociale imposto dalla pandemia sono i più giovani, bisogna tutelare loro prima degli altri. Penso in particolare agli adolescenti e ai bambini, privati di un fondamentale fattore di crescita personale e della costruzione del proprio io: il rapporto con gli altri, con tutte le sfumature e i cambiamenti di situazioni e umori. I ragazzi chiedono di venire a consultarci quindi la necessità è capillare”.
Lo psicologo sostiene la necessità di incrementare e allargare la sfera di screening su tutta la popolazione “perché – sostiene – il disagio mentale è sottile e sotterraneo e non dobbiamo aspettare che si manifesti nelle sue patologie più estreme e si cronicizzi. La sofferenza è uno spazio molto più largo del dolore e questo sentimento è trasversale a tutte la classi sociali.
L’assistenza psicologica è una necessità legata ad un dato strutturale, i Livelli Essenziali di Assistenza, ovvero quelle prestazioni che lo Stato è tenuto ad erogare”.
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