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giovedì, 14 Novembre 2024
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Barletta – Associazione Barletta Ricettiva: “Natale spento in città: né addobbi, né luminarie”

Il Presidente Rizzi: "Eppure, già da tempo, l’amministrazione Comunale aveva provveduto ad investire circa 80.000 euro (poi passati a € 90.000) per gli addobbi natalizi ed eventi"

Il Natale, si sa, è la festa che rammenta la nascita di Gesù ed è, forse, la festa più sentita dell’anno. Sia dal punto di vista religioso, che è quello che dovrebbe essere privilegiato, sia dal punto di vista civile, con le tavolate familiari, le tombolate, gli addobbi natalizi. E’ bello respirare aria di Natale. Lo è sia per i bambini ma anche, inutile nasconderlo, per i più grandi.

“E’ triste constatare che ad oggi, 7 dicembre, nella nostra amata città, tutto si respira meno che aria natalizia, mentre altre realtà a noi vicine (Borghi, Paesi, Città) hanno presentato in largo anticipo il proprio programma natalizio, attirando turisti con tutto quello che serve per far respirare l’aria del Natale. Il nostro annoso problema è la mancanza di comunicazione e programmazione che purtroppo non riesce a decollare come si deve”.
Ad intervenire in merito è il presidente dell’Associazione Barletta Ricettiva, Raffaele Rizzi.

“Alla vigilia dalla festa dell’Immacolata, non un addobbo, non una luce, non una luminaria. Eppure, già da tempo, l’amministrazione Comunale aveva provveduto ad investire circa 80.000 euro (poi passati a € 90.000 come da delibera di giunta del 29.11.2022 euro più euro meno) per gli addobbi natalizi ed eventi dei quali, al momento, non si ha notizia. Vero è che la nostra tradizione vuole che sia la festa dell’Immacolata ad introdurci nel clima natalizio. Ma farlo con qualche giorno d’anticipo, come succede in tutte le altre città, è forse vietato?”.

“Per quanto banale possa sembrare, creare la giusta atmosfera natalizia potrebbe essere un motivo in più per incentivare le presenze nel nostro centro storico e, magari, anticipare lo shopping con parziale sollievo delle casse dei sempre soffrenti operatori economici, i quali, sono gli unici ad avere già addobbato i loro negozi .

Eravamo sicuri che la nuova Amministrazione volesse dare piccoli ma significativi segnali di cambiamento rispetto al passato. Ma, e limitatamente a questo argomento, le cose non sono cambiate. E, a noi, questo dispiace” – conclude Rizzi.

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