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lunedì, 23 Dicembre 2024
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Due immobili fra Trani e Bisceglie per permettere una vita autonoma a 12 disabili

Il comune di Trani e quello di Bisceglie hanno presentato l’avviso Pubblico "Percorsi di autonomia per persone con disabilità" nell'ambito del progetto DOPO DI NOI

L’avvio all’inserimento in un nuovo percorso di vita indipendente e autonomo per dodici persone con disabilità è sempre più vicino.

Il comune di Trani e quello di Bisceglie hanno presentato l’avviso Pubblico “Percorsi di autonomia per persone con disabilità” (finanziati nell’ambito del Pnrr M5C2 linea di investimento 1.2, scadenza il 6 dicembre) nell’ambito del progetto DOPO DI NOI volto ad incentivare e promuovere l’autonomia e il miglioramento della qualità di vita delle persone con disabilità che, nell’ambito dei finanziamenti del Pnrr.

Servizi sociali e sanitari di comunità e domiciliari, finalizzati a migliorare l’autonomia ed a offrire  opportunità di accesso nel mondo del lavoro. Il progetto, rivolto ad un massimo di 12 persone con disabilità, residenti nei Comuni di Trani e Bisceglie, in età lavorativa dai 18 ai 45 anni, prevede percorsi che una volta attivati prevederanno: definizione e attivazione di un progetto individualizzato; avvio di due co-abitazioni, una nella città di Trani ed una nella città di Bisceglie; sviluppo delle competenze digitali e inserimento lavorativo.

Fabrizio Ferrante, vice sindaco e promotore del progetto Dopo di Noi annuncia: “Abbiamo messo in piedi una squadra formidabile per raggiungere il nostro obiettivo, oggi mettiamo la prima pietra su una nuova era e istituzionalizziamo il percorso, è la prima volta in cui il Pubblico si attiva su questo genere di realtà. E’ un cammino nuovo e come tale lo affrontiamo”.

L’avvocato Ferrante dice: “L’allestimento di unità abitative sarà possibile grazie al bando vinto. Abbiamo in mente un percorso che prepari prima le famiglie, e poi i ragazzi, per questo estremo cambiamento. Abbiamo fretta di presentare in tempo l’avviso, ma non ne abbiamo nei confronti del nostro interlocutore, accompagnare le famiglie sarà il nostro lavoro prioritario, prima di arrivare all’allestimento delle unità abitative.

A questo proposito” prosegue Ferrante “la domotica rappresenta una grande sfida perché è la tecnologia che garantisce un reale supporto a diversi tipi di disabilità, sia fisiche, cognitive e sensoriali. Riguardo le unità abitative, le amministrazioni locali si impegnano per ampliare la propria offerta, che su Trani inizierà dalla zona Sant’Angelo, candidata ad imporsi in un contesto urbano riqualificato e oggetto di altri interventi nell’ambito del Pnrr”.

Ferrante conclude “L’avviso scade il 6/12. Oggi iniziamo ad avere gli strumenti per poter intervenire, dopo i privati ora è il pubblico a farsi garante di un percorso che verrà monitorato e istituzionalizzato. autonomia che non può essere improvvisata nel momento della dipartita del proprio caro”.

Interviene Roberta Rigante, Assessore alle Pari Opportunità della Città di Bisceglie “La  linea di investimento è il risultato dell’attività di ascolto fatta fino ad ora con le associazioni e le famiglie, i tavoli di confronto le permesso alle istituzioni di assolvere un compito importante mettendo a disposizione una grande opportunità”.

Rigante prosegue: “l’avviso è il primo dei risultati intermedi raggiunti dopo il confronto con il territorio. Bisceglie sa già quanto sia complesso scegliere un intervento come questo grazie all’esperienza di Pegaso. Il distacco dal proprio caro è un momento emozionale enorme per qualunque famiglia che tenta a proteggere sempre il proprio congiunto, non conoscendo quale sarà il contesto nel quale si troverà”.

Altro aspetto importante sottolineato da Rigante è la tutela dell’indipendenza dei ragazzi coinvolti “i poli dell’accoglienza, come quello di Bisceglie, è vicino a centri di aggregazione sociale per evitare il rischio di ghettizzazione”.

Alessandra Rondinone, Assessore ai Servizi Sociali di Trani, ammette: “Si tratta di un’opportunità da cogliere subito, so bene che l’idea di staccarsi da un caro spaventa molto poiché prevede una componente emotiva molto difficile che solo chi vive certe situazioni conosce a fondo. Le famiglie devono essere un faro per i propri cari e accompagnarli con coraggio verso una nuova vita”.

La dott.ssa Brigida Figliolia, responsabile Neuropsichiatra infantile della Asl Bat coinvolta nel tavolo sul Dopo di noi, accoglie le perplessità delle famiglie: “Questo progetto spaventa tanto, come tutti i cambiamenti. Far volare un aquilone e vedere l’arcobaleno o lanciare un sasso e vedere un baratro. Sta a noi far volare questo progetto e fare in modo che possa avere le ali. Il nostro desiderio è fare in modo che questo bando aiuti i genitori a pensare in termini di autonomia, bisgogna preparare i genitori per primi e poi i ragazzi, allora possiamo pensare alla teoria dei piccoli passi, gli unici  che svolgono i cambiamenti epocali”.

Figliolia conclude: “Non è detto che sei persone vivano bene insieme, ma sono i piccoli passi a portare al benessere, e sono i ragazzi che devono uscire dallo schema rigido di vita comoda per entrare in un mondo che chiede anche a loro un cambiamento a fronte di un piccolo sforzo, anche da parte delle famiglie. Nella rivoluzione che abbiamo in mente, famiglie e ragazzi non saranno soli”.

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