“Qualche settimana fa si discuteva in città dell’opportunità o meno della distribuzione di acqua prelevata dai rubinetti degli istituti scolastici durante il servizio mensa”.
La nota è a firma dell’associazione Legambiente di Trani.
“Ma partiamo dall’inizio: da capitolato di affidamento la ditta appaltatrice del servizio mensa per le scuole dell’infanzia e primarie di Trani avrebbe dovuto distribuire acqua prelevata dalla rete idrica direttamente dai rubinetti degli edifici scolastici e servita in caraffe.
Questo sistema avrebbe evitato l’uso massiccio di materiali plastici a tutela dell’ambiente, ma, a livello politico, è stato ritenuto che l’uso di tale acqua fosse poco salubre. Da qui vien fuori la decisione da parte dei referenti del comune di Trani e degli uffici preposti di somministrare l’acqua in bottigliette monouso.
Ma qual è l’impatto di tutti questi rifiuti prodotti giornalmente? Qual è l’impatto sulla salute della plastica che finisce nell’acqua che beviamo giornalmente, nei nostri mari e nel cibo che mangiamo?
Nell’aprile 2022 lo studio olandese a cura del progetto Immunoplast ha allarmato il mondo intero. Per la prima volta sono state rinvenute microplastiche non solo nel pesce (per esempio le altissime concentrazioni contenute nel filetto di platessa, un alimento che tendiamo a servire proprio ai nostri bimbi), ma addirittura nel sangue umano.
E la situazione non farà altro che peggiorare, considerando il numero di bottiglie che, da settimane e per tutto il periodo scolastico, saranno distribuite quotidianamente ad un congruo numero di bambini.
Urge una soluzione realmente efficace e sostenibile, un’alternativa alla bottiglietta monouso.
La diatriba è nata perché si è convinti che l’acqua dei rubinetti sia contaminata, pur non avendo effettuato le dovute analisi, ma nessuno ha posto attenzione alla contaminazione con delle bottigliette contenenti residui e microplastiche riconducibili al processo di imbottigliamento e packaging industriale.
Dunque, il problema igienico e sanitario non risulterebbe affatto risolto, è stato semplicemente e ipocritamente sedato il malcontento dei cittadini, a svantaggio della salute degli studenti e dell’ambiente stesso.
La salute è il nostro primo obiettivo. Ed è per questo che chiediamo agli enti preposti e all’amministrazione di commissionare urgentemente delle accurate analisi della qualità dell’acqua prelevata dai rubinetti delle nostre scuole, in modo che ne si possa verificare la salubrità e sicurezza. Tali analisi forniranno informazioni indispensabili per prendere delle decisioni che non si basino sulla politica o sul sentito comune, ma su evidenze e dati scientifici.
E sull’impegno dell’amministrazione citiamo il Sindaco Bottaro che, in un’intervista rilasciata a TraniViva in data 8 ottobre 2019, in occasione della donazione di borracce in alluminio ai giovani studenti della città organizzata da Comune e Amiu Trani, dichiarava: «Crediamo che il tema dell’ambiente debba necessariamente partire dai più piccoli. A loro stiamo affidando il futuro della nostra terra, vogliamo che loro siano più bravi di noi e dei nostri genitori. Lo facciamo partendo dalle scuole, insegnando loro a non produrre rifiuti, specialmente di plastica». Chiediamo quindi che a questi buoni propositi venga tenuta fede.
Necessitiamo di provvedimenti urgenti e sostenibili.
Una tra le soluzioni possibili potrebbe essere l’installazione di dispenser di acqua potabile collegati alla rete dell’acquedotto e dotati di apparato di depurazione.
LA PLASTICA NON E’ LA SOLUZIONE!” – conclude Legambiente Trani.