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venerdì, 22 Novembre 2024
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Canosa – Commemorazione Defunti, il Sindaco: “Giusto tenere viva la memoria ogni giorno dell’anno”

Malcangio: "Commemorarli è un dovere religioso, ma anche civile e morale poiché loro rappresentano il nostro passato"

«La giornata del 2 novembre è fra le ricorrenze che maggiormente albergano nei nostri cuori, nelle nostre menti e che ci aiutano a non dimenticare e a tenere vivo il ricordo dei nostri cari defunti. Questa mattina (ieri, ndr), assieme all’intera Amministrazione Comunale, ho preso parte – spiega il Sindaco di Canosa Vito Malcangio – alla Commemorazione dei Defunti nel nostro Cimitero Comunale ricordando coloro i quali hanno perso la vita a causa dell’epidemia della spagnola ma anche i caduti della Seconda Guerra Mondiale e del bombardamento di Pantanelle.

Commemorarli è un dovere religioso, ma anche civile e morale poiché loro rappresentano il nostro passato, base fondamentale sulla quale poter costruire il futuro trasmettendo tutti quei valori e insegnamenti che genitori e familiari ci hanno inculcato durante il nostro percorso di vita.

E’ questa una giornata ricca di emozioni in cui assieme ad amici e parenti ci rechiamo in visita ai nostri cari omaggiandoli, ripercorrendo le loro esperienze di vita e riflettendo su quanto, ognuno di loro, abbia contribuito alla nostra formazione.

E’ giusto però tenere viva la loro memoria non solo oggi, ma ogni giorno dell’anno anche attraverso piccoli e semplici gesti: in loro sono racchiuse la storia delle nostre famiglie, valore fondamentale da trasmettere e da far custodire alle nuove generazioni, a coloro che saranno chiamati in un futuro prossimo a ereditare il patrimonio storico di ognuno di noi.

La Commemorazione dei Defunti penso che non sia solo un rito, ma il ritrovarsi di una comunità che ricordando le proprie origini, ricorda a sé stessa quella che è la sua più naturale essenza. Un pensiero particolare va anche a coloro che hanno perso i propri cari a causa dell’epidemia da Covid-19 negli anni scorsi e che, proprio per via di quest’ultima, non hanno avuto neanche la possibilità di salutare per l’ultima volta i propri affetti.

Quanto vissuto ci deve essere d’insegnamento, ben consapevoli di come sia la famiglia – conclude il primo cittadino – uno degli elementi più importanti del nostro vivere».

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