Una giornata dalle grandi emozioni per la comunità scolastica di San Ferdinando di Puglia e per tutti i presenti quella organizzata dall’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” e svoltasi presso l’Auditorium dell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Dell’Aquila-Staffa”: l’incontro dal titolo “CAPACI 30 ANNI DOPO – Giuseppe Costanza si racconta ai giovani” ha permesso agli studenti di ascoltare la toccante testimonianza dell’ex autista del giudice Giovanni Falcone, sopravvissuto alla strage di Capaci, e di rivolgergli delle domande sul suo impegno nella diffusione della cultura della legalità nelle scuole.
I lavori, moderati dalla docente dell’IC “Giovanni XXIII” Maria Paola Fabiano, si sono aperti con i saluti istituzionali da parte del Dirigente Scolastico dell’I.C. “Giovanni XXIII” Valentino Di Stolfo, del Dirigente Scolastico dell’IISS “Dell’Aquila-Staffa” Ruggiero Isernia, della Sindaca di San Ferdinando di Puglia Arianna Camporeale e del Presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani Bernardo Lodispoto e con gli interventi del vice Prefetto Alberto Monno, dell’assessora al welfare della Regione Puglia Rosa Barone e del delegato dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Foggia Michele Tarallo.
In apertura dell’incontro sulle note di “Eroi minori” di Antonello Venditti, brano cantato dall’alunno Tommaso Russo, si sono esibite su una loro coreografia le alunne Sofia Renna, Gaia Lorusso, Fausta Frascolla, Noemi Miccolis, Gaia Amoruso, Zoia Klyzhenko, Isabel Disalvo, Chiara Ricciardi e Giorgia Dimeo con la direzione artistica della Prof.ssa Teresa Cramarossa e del Prof. Stefano Di Palo.
La parte più attesa dell’incontro è stata ovviamente la testimonianza di Giuseppe Costanza, ricca di emozioni forti: egli non ha potuto fare a meno di ricordare cosa è successo quel 23 maggio 1992, e quali sono stati gli ultimi momenti prima dell’esplosione.
Ha inoltre narrato come è stato contattato da Falcone per diventare suo autista e uomo di fiducia, che ha accompagnato in ogni suo spostamento, sacrificando a volte anche la sua famiglia. Ma forte era il senso del dovere e il valore che l’attaccamento alla figura di Falcone come uomo che ha servito lo Stato per il bene comune, che si è messo sempre a sua disposizione.
Il giudice Falcone – ha detto Costanza – sapeva di essere in percolo, ma la paura non lo ha fermato davanti alla ricerca della verità. Sono passati ormai trent’anni ma la verità non è ancora del tutto raggiunta.
Ha chiuso l’evento l’alunna Paola Mastrodonato con la canzone “Pensa” di Fabrizio Moro. L’intero incontro riafferma il ruolo della scuola come un luogo indispensabile per combattere le mafie, perché educa i ragazzi ai valori della pace, della non violenza, della solidarietà della giustizia sociale e della legalità.